WATAIN - "Trident Wolf Eclipse"
(Full-lenght, Century Media, Gennaio 2018)
Voto: 7/10
Genere: Black Metal
Line-up: Hakan Jonsson (batteria), Pelle Forsberg (chitarra), Erik Danielsson (voce, basso)
(Full-lenght, Century Media, Gennaio 2018)
Voto: 7/10
Genere: Black Metal
Line-up: Hakan Jonsson (batteria), Pelle Forsberg (chitarra), Erik Danielsson (voce, basso)
Attivi da ormai un ventennio, i Watain rappresentano un nome storico nella seconda ondata black metal svedese, quella vissuta sempre all'ombra dei maestri Marduk ma non per questo di certo posta in secondo piano.
Grazie a lavori del calibro di "Casus Luciferi" o dell'interessantissimo debut "Rabid Death's Curse" il combo di Uppsala ha avuto il merito di ritagliarsi un proprio spazio e costruirsi un importante seguito all'interno di una scena inflazionata come quella del metal estremo scandinavo.
Dopo qualche giro a vuoto, con particolare riferimento all'ultimo poco convincente "The Wild Hunt", si erano ormai perse le tracce della band svedese tanto che il qui presente "Trident Wolf Eclipse" esce, sotto l'egida della Century Media, solo dopo cinque anni di silenzio discografico.
Non che i Watain ci abbiano abituato a chissà quale "grassa" e ricca discografia (questo è il sesto full-lenght in vent'anni di onorata carriera), di certo le influenze maggiormente melodiche apportate senza grosso successo dall'album precedente avevano abbassato non poco le quotazioni del trio che ad oggi, progetti paralleli a parte, si presenta nella stessa identica line-up dalla fondazione.
Sgomberando il campo da ogni dubbio "Trident Wolf Eclipse" torna velocemente e direttamente alla tradizione, ovvero ci presenta una mazzata black metal in stile prettamente svedese che ricalca proprio le produzioni del genere e di acts del calibro di Marduk e Lord Belial da sempre i punti di riferimento stilistici della band.
Un ritorno al vecchio approccio che si fa subito sentire con l'opener "Nuclear Alchemy" un pezzo diretto veloce e grezzo che si esaurisce in appena tre minuti di durata e fa decisamente il paio con altri capitoli forsennati e senza fronzoli del calibro di "Furor Diabolicus" e di "Ultra (Pandemonic)" il pezzo più old-school e grezzo dell'intero lotto.
Echi evidenti del più classico Marduk-sound li troviamo in "Sacred Damnation" e "Teufelsreich" brano quest'ultimo che rallenta in parte i ritmi, e rimane forse fedele più di ogni altro al classico concetto di swedish death nel suo incedere freddo, nervoso ma al tempo stesso velatamente melodico.
A chiudere l'album i sette minuti dell'ossessiva "Antikrists Mirakel" pezzo introdotto da un riff ripetuto e dilatato.
"Trident Wolf Eclipse" è dunque un album duramente e puramente swedish black sicuramente un ritorno gradito per i fans della band e per quanti avevano mal digerito alcune soluzioni effettivamente poco riuscite del predecessore. Sicuramente una scelta obbligata per gli amanti delle sonorità più classiche e per i fans di vecchia data dell'ondata estrema scandinava, per tutti gli altri probabilmente un lavoro che passerà in parte inosservato.
Track-list:
01. Nuclear Alchemy
02. Sacred Damnation
03. Teufelsreich
04. Furor Diabolicus
05. A Throne Below
06. Ultra (Pandemoniac)
07. Towards the Sanctuary
08. The Fire of Power
09. Antikrists Mirakel
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