SINISTRO - "Sangue Càssia"
(Full-lenght, Season of Mist, Gennaio 2018)
Voto: 7/10
Genere: Post-Metal
Line-up: Patricia Andrade (voce), Ricardo Correia (chitarra), Fernando Matias (basso, tastiere), Y (basso), Paulo Lafaia (batteria)
(Full-lenght, Season of Mist, Gennaio 2018)
Voto: 7/10
Genere: Post-Metal
Line-up: Patricia Andrade (voce), Ricardo Correia (chitarra), Fernando Matias (basso, tastiere), Y (basso), Paulo Lafaia (batteria)
Terzo full in studio per i portoghesi Sinistro new-sensation targata Season of Mist che dagli esordi ad oggi hanno riscosso un discreto successo di critica malgrado un genere proposto piuttosto difficile da catalogare e, conseguentemente, di non facile assimilazione.
Formati da una costola dei We Are the Damned combo crust lusitano, i Sinistro si caratterizzano per l'incedere lento ed angosciante dei propri pezzi che traggono piena ispirazione dallo sludge doom più puro aggiungendo al suo interno elementi che svariano con naturalezza dal postcore al gothic permeando il tutto con un'aura sempre evidente di chiara matrice trip-hop.
Dietro al microfono la soave voce di Patricia Andrade a dipingere uno scenario desolante e nero come la pece dettato dai giri di basso vorticosi di Y (così viene a presentarsi il musicista portoghese) nonchè riverberi di chitarra spesso dilatati e mai diretti scanditi da una sezione ritmica opprimente.
Avrete capito che approcciare un album dei Sinistro non è certamente il massimo della semplicità, così come rimanere desti all'ascolto dei 57 minuti totali di musica non è certo impresa facile, ma non certo per colpa di mancanza di idee o quant'altro ma proprio perchè i nostri riescono ad esprimere in musica quello che sembra e vuole rappresentare il proprio concept ovvero l'alienazione più totale.
Certo i brani nel loro essere ossessivamente monolitici e nell'evitare ogni qualsivolglia spiraglio di luce al loro interno, molte volte tendono a risultare forse troppo omogenei tra loro, ma così non è perchè "Sangue Càssia" se al primo ascolto potrebbe rappresentare un semplice brodo insipido, alla lunga tende ad entrare nelle vene dell'ascoltatore.
Non basta certo un semplice ascolto, perchè "Sangue Càssia" non rappresenta certamente il classico disco da ascoltare sdraiati e scazzati sul letto di casa, nè tantomeno da consumare in auto verso lavoro. E' un album spigoloso, difficile ed affascinante.
Si parte dal monolitico incedere di "Cosmos Controle" undici minuti lenti ed ossessivi in cui la voce di Patricia Andrade soave ma sempre oscura si incastona a meraviglia con il ripetersi di un riff portante duro e lento appoggiato dai riverberi di basso che creano un muro sonoro che più di ogni altro pezzo di avvicina al concetto di sludge nel suo senso più puro.
"Lotus" e "Vento Sul" rappresentano invece il lato più romantico (se così può definirsi) dei Sinistro: le atmosfere in questi casi risultano più rilassate, meno "metalliche" in un incedere che si avvicina molto anche alla particolarissima "Nuvem" dove trovano spazio atmosfere tipicamente trip-hop rilette in chiave industrial, una sorta di particolarissimo mix tra Bjork e Godflesh che colpisce particolarmente.
Fanno altresì la loro parte le tastiere, inserite solo in determinati contesti e sempre fredde e distaccate, come la straniante "Abismo" posta idealmente poco dopo metà lavoro che crea una sorta di "cuscinetto" con gli ultimi pezzi del lotto.
Sia chiaro che non tutto è oro quello che luccica all'interno di questo "Sangue Càssia"; di sicuro l'eccessivo minutaggio non aiuta l'assimilazione di un lavoro ambizioso e difficile, così come alcuni pezzi come "Petalas" e "Gardenia" o l'abiura finale di "Cravo Carne" alla lunga lasciano una certa sensazione di insipido, di certo il nuovo lavoro dei Sinistro ci pone all'attenzione una proposta estremamente originale, affascinante e coinvolgente.
Track-list:
01. Cosmos Controle
02. Lotus
03. Petalas
04. Vento Sul
05. Abismo
06. Nuvem
07. Gardenia
08. Cravo Carne
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