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GRAVE DIGGER - "Healed by Metal"

GRAVE DIGGER - "Healed by Metal"
(Full-lenght, Napalm Records, Gennaio 2017)

Voto: 5,5/10

Genere: Heavy Metal

Line-up: Chris Bolthendahl (voce), Stafan Arnold (batteria), Jens Becker (basso), Axel Ritt (chitarra), Markus Kniep (tastiere)



Dopo la pubblicazione del trascurabile "Exhumation (The Early Years)" ri-edizione "only for fans" dei classici del passato, ecco che i Grave Digger non perdono tempo nel timbrare il cartellino dando alle stampe il loro diciottesimo lavoro in studio.
"Healed by Metal" com'era prevedibile, ma soprattutto logico, non aggiunge assolutamente nulla alla discografia della band di Gladbek che ormai vive sugli allori di un passato (anche recente) e che conferma il trend calante di una della realtà più "true" che il panorama metal conosca.

Recensire con la giusta serenità un lavoro di Bolthendahl e soci, lo ammetto, è sempre impresa ardua. Di certo appare evidente come il combo teutonico sia sempre più fisiologicamente a corto di idee, riesca a riesumare quella carica genuina e rocciosa di sempre, ma che alla lunga si perda nel baratro generale di una proposta che tende a perdersi troppo facilmente per strada tra riempitivi vari e soluzioni tutt'altro che entusiasmanti.

Nella prima parte del lavoro si condensano i capitoli migliori del lotto, a partire dalla title-track brano forse un pò ingenuo ma dotato comunque della sua carica esplosiva, passando poi per le riuscite "Lawbreaker" e "Ten Commandments of Metal" che, titolo ridicolo a parte, è dotata di un bel riff massiccio e pesante che predilige la muscolosità del sound alla velocità fine a se stessa, "Call of War" per un attimo riesce a riesumare i fasti di un recente passato.

Certo dimentichiamo i Grave Digger più epici, l'aria che si respira all'interno di questo "Healed by Metal" è solo quella di un heavy metal incontaminato e genuino, lontano dalle inflessioni che avevano reso celebri capolavori del calibro di "Tunes of War" o "Rheingold" ed abbandoniamoci solo ad un contenitore di pezzi vecchia maniera dei quali solo alcuni riusciti.

Nella seconda parte del lavoro i classici "riempitivi": "Hallelujah" risulta essere piatta e dotata di un ritornello incapace di prendere l'ascoltatore, la conclusiva "Laughing with the Dead" tende a risultare addirittura risibile nel momento in cui lo stesso Bolthendahl inserisce un ghigno piuttosto ridicolo all'interno del refrain principale.

Insomma "Healed by Metal" racchiude al suo interno quelli che sono gli attuali limiti di una band importante e blasonata come i Grave Digger che malgrado il prodigarsi nel continuare a seguire il proprio percorso musicale con regolarità svizzera, perdono purtroppo in qualità e soprattutto nella capacità di prendere l'ascoltatore.

Un altro classico lavoro che potrà interessare solo i fans di vecchia data, quelli cresciuti a pane e Grave Digger ma soprattutto tutti coloro che hanno digerito la caduta dei tedeschi nel calderone dei "gruppi qualsiasi".

Track-list:

01. Healed by Metal
02. When Night Falls
03. Lawbreaker
04. Free Forever
05. Call of War
06. Ten Commandments of Metal
07. The Hangman's Eye
08. Kill Ritual
09. Hallelujah
10. Laughing with the Dead

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