MORS PRINCIPIUM EST - "Embers of a Dying World"
(Full-lenght, AFM Records, Febbraio 2017)
Voto: 6,5/10
Genere: Melodic Death Metal
Line-up: Mikko Sipola (batteria), Teemu Heinola (basso), Ville Viljanen (voce), Andy Gillion (chitarra, programming, orchestrazioni)
(Full-lenght, AFM Records, Febbraio 2017)
Voto: 6,5/10
Genere: Melodic Death Metal
Line-up: Mikko Sipola (batteria), Teemu Heinola (basso), Ville Viljanen (voce), Andy Gillion (chitarra, programming, orchestrazioni)
Tornano in pista i finlandesi Mors Principium Est una delle band di punta della scena melodic death nordeuropea che, tra svolte stilistiche e segno dei tempi che passano (e cambiano), inizia ultimamente a sfaldarsi malgrado ritorni illustri a distanza di anni come già successo con gli Ablaze my Sorrow.
Formula vincente non si cambia, ed il combo finlandese punta sempre sull'usato sicuro, proseguendo nella propria personale interpretazione di quanto portato all'attenzione degli ascoltatori a partire da metà degli anni '90 da bands del calibro di In Flames e Dark Tranquillity con questi ultimi come evidente e probabilmente maggiore influenza artistica di riferimento.
Quel che ne esce fuori è di conseguenza il qui presente "Embers of a Dying World" che poco muta rispetto al passato se non probabilmente una maggiore attenzione alle orchestrazioni (inserite nel contesto in maniera piuttosto massiccia) sempre seguendo l'ottica prettamente "finlandese" di dare un proprio tocco romantico ed a tratti "oscuro" alla propria musica con continue divagazioni strumentali che tendono così a riempire il pezzo e non dare così l'impressione del solito pastone premeditato e noioso.
Il lavoro in questione spara le proprie cartucce miglior proprio in apertura laddove pezzi suggestivi come il singolo "Reclaim the Sun" e la successiva "Masquerade" la fanno da padrone. Pezzi semplici ma ben articolati al loro interno con passaggi strumentali che rivestono il loro peso all'interno della struttura stessa dei brani che non cedono alla solita solfa del ritornello melodico per abbracciare una visione maggiormente votata alla strumentazione. Anche le orchestrazioni, a tratti anche piuttosto massicce, fanno il loro gioco egregiamente mostrando la capacità dei Mors Principium Est di saper giocare al limite rimanendo nell'ambito del buon gusto.
Orchestrazioni che alla fine tendono un pò ad essere croce e delizia dei nostri perchè in alcuni tratti si scade: lo si fa decisamente nella successiva "Into the Dark" in cui il tentativo dei finlandesi di fondere melodie chitarristiche con inserti tastieristici tendono ad inciampare in una certa ingenuità di fondo.
"Agnus Dei" che punta su lidi maggiormente intimistici alla lunga tende a risultare eccessivamente piatta e priva di senso nel contesto generale, così come non convince la scialba "Death is the Beginning".
In soldoni "Embers of a Dying World" tende alla lunga a risultare un album comunque piacevole da ascoltare che, come già precedentemente citato , regala proprio nella parte iniziale i momenti migliori prima di cadere un pò alla distanza.
Un lavoro sicuramente dignitoso che farà la felicità di tutti gli amanti del genere, piuttosto semplice per quanto comune, e di sicuro non farà storcere il naso ai fans di vecchia data del combo finlandese.
Track-list:
01. Genesis
02. Reclaim the Sun
03. Masquerade
04. Into the Dark
05. The Drowning
06. Death is the Beginning
07. The Ghost
08. In Torment
09. Agnus Dei
10. The Colours of the Cosmos
11. Apprentice of Death
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