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TENEBRAE "Loss" (Recensione)

Full-length, Nadir Music
(2025)

Tenebrae nel 2025 è sinonimo di qualità, personalità e di un certo spessore lirico e musicale. La band italiana con "Loss" non solo giunge al quarto capitolo in carriera, ma erge un prodotto che ha pochi termini di paragone, almeno se parliamo dell'Italia. Non mi viene in mente nessuna band che suoni come loro e questo è un immenso piacere per me, che sono sempre alla ricerca di band che non siano la copia sbiadita di altre. Ascoltando l'opener "Tetraluce" si ha subito la sensazione che il doom, il gothic e altri generi siano usati in modo molto particolare in questa release. Ci sono tanti cambi di tempo, voci recitate, parti pesanti alternate ad aperture inaspettate e altro ancora. Un brano di inizio che ha fatto scattare in me la scintilla subito e mi ha fatto entrare in empatia con questa band. 

Tutto questo prosegue nell'ottima "Impakt", pezzo che aumenta il grado di pesantezza, immettendo anche velocità. La distorsione delle chitarre è perfetta e l'accordatura ribassata fa in modo che il prodotto risulti massiccio e molto ben bilanciato in termini di mix e produzione in generale. Altra particolarità è il cantato di Andrea Cherubino, capace di imprimere un certo senso di inquietudine all'album, e soprattutto di renderlo vario e imprevedibile. 

Proseguendo con l'ascolto di "Loss" vengono fuori altre belle cose, ma le coordinate tracciate dai primi due brani saranno la colonna portante di un lavoro che non finisce mai di sorprendere per la freschezza e la qualità delle sue canzoni. Episodi come “Faith”, “Bet And Die” e “Freedom” non fanno che confermare l'altissima qualità di questo lavoro, in grado di unire ipoteticamente gli amanti del doom e del dark/gothic metal in modo ottimale, con le tastiere che svolgono benissimo il loro lavoro di arrangiamento e di creare un pathos davvero unico. Si ascolti anche le bellissime e più melodiche "Freedom" e "Lost" per capire cosa intendo.

Grande album, davvero azzeccato e molto raffinato oltretutto, dotato anche di maturità e grande intuito musicale. Un disco "fuori scala" prodotto a quanto pare da una band che vuole emergere per meriti interamente propri, cercando quindi di plasmare generi già conosciuti secondo una precisa e personale visione.

Recensore: Marco M.

Tracklist:

01. Tetraluce
02. Impakt
03. Bet and Die
04. Freedom
05. Lost
06. Epica
07. Faith
08. Anymore
09. Unreachable Moon

Line-up:
Andrea “Keru” Cherubino – voce
Marco “May” Arizzi – chitarra
Fabrizio “Garof” Garofalo – basso
Marco “CJ” Campagnoni – batteria
Flux Mortis – tastiere/synth

Web:

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