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NO MAN EYES "Harness The Sun" (Recensione)


Full-length, Buil2Kill Records
(2023)

Terzo capitolo nella carriera degli italiani No Man Eyes, e terzo album molto interessante, che vede i nostri alle prese con un power metal "evoluto", dove non sono rari i momenti in cui il progressive e il thrash metal vengono a galla. Di base i nostri propongono un heavy metal piuttosto classico, con influssi soprattutto derivanti dal power metal americano, quindi quello di formazioni come Helstar, Jag Panzer e via dicendo. Ma un sound moderno e al passo coi tempi, anche a livello di produzione, rende questo "Harness The Sun" un album che potrà piacere ai fan di vari stili di metal.


Sicuramente la band non cerca una strada semplice per esprimersi, e come dicevamo, il loro lato progressive è essenziale per costruire brani mai banali, e in questo caso basti solo citare l'intricata e allo stesso potente “Craving Tomorrow”. Tutto questo poggia su un concept di natura fantascientifica, e quindi la band sembra un po' voler dare un senso al proprio racconto, attraverso una sfida continua che tira in ballo emozioni contrastanti e soluzioni tecnico-compositive di ottima fattura, come ancora succede in bellissimi brani come “I Am Alive” e “Harness The Sun”, tutte canzoni che elevano questo lavoro a qualcosa di realmente imperdibile per gli amanti del metal progressivo.

Insomma, album che non dovrebbe passare assolutamente inosservato, stracolmo di ottime soluzioni, canzoni valide e anche arricchito da un cantato da parte di Fabio Carmotti molto buono. Una delle uscite più interessanti della fine del 2023 che abbiamo appena lasciato.

Recensore: Prodigal Son
Voto: 8/10

Tracklist:
1. The Altar of Science
2. Craving Tomorrow 
3. Isaac 
4. Harness the Sun 
5. I Am Alive 
6. Viracocha 
7. Will You Rise 
8. My Greatest Fear 
9. Son of Man 
10. When Life Goes Away

Line-up:
Andrew I. Spane - Guitars
Alex Asborno - Bass
Fabio Carmotti - Vocals
Tony Anzaldi - Drums

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