One man band italiana che ha radici negli anni Novanta e che esordiva nel 2018 con "The Evil Sound of Hidden Demons". Ora Meghistos torna più agguerrito che mai con un album crudele e chirurgico intitolato "The Reasons", che pesca da diverse scuole death metal, ma che è anche molto influenzato dal dark metal e da certo black metal. In ogni caso si passa da rasoiate più prettamente death metal e che fanno tornare in mente band come Death, Morbid Angel e Deicide in primis, ma ci sono diverse cose inusuali e interessanti in questo album che cercheremo di scoprire assieme!
Il growl di Meghistos è davvero maligno, profondo, insomma da manuale del death metal più intransigente. Certe soluzioni "sperimentali" riportano perfino ad acts quali Nocturnus o certi Pestilence, in quanto anche Meghistos ama arricchire il suo sound con tastiere che sanno tanto di anni Novanta in quanto non hanno dei suoni bombastici ma, al contrario, abbastanza retrò, e questo aspetto è fondamentale per creare un feeling malevolo e devoto all'old school.
Il riffing è il fiore all'occhiello dell'album, ben sorretto da una batteria varia e velocissima a tratti. Se le prime due canzoni, ovvero "Ares" e "The Reasons" mostrano già le coordinate di base del disco, è col terzo brano che abbiamo una vera fusione tra metal estremo e altre soluzioni davvero interessanti, e quindi il sound si fa ancora più sfaccettato. Basti sentire cosa succede verso il finale del brano, quando le tastiere e gli umori più dark vanno a mescolarsi al death metal più truce. Insomma, un vero massacro, ma costruito con classe e perfidia, e dove le tastiere continuano a fare da sottofondo a questo scenario oscuro.
"Meat Grinder" è un altro quei brani che si stampa in faccia senza troppi complimenti, veloce come una saetta e raffinato nel riffing, e anche efficace nei molteplici stacchi e ripartenze che quasi lasciano spiazzati e che vanno a scomodare perfino il technical death metal.
Un album del genere deve essere ascoltato dagli amanti del metal estremo perchè riserva diverse sorprese, è suonato con tecnica sopraffina ed evoca scenari infernali fino all'ultima traccia, l'apocalittica "Yellow". Da non perdere!
Recensore: Prodigal Son
Voto: 8/10
Tracklist:
Tracklist:
01. Ares
02. The Reasons
03. Faust
04. Meat Grinder
05. Black Blues of Death
06. Marriage for Evil
07. Bless my Hands
08. Anghello
09. Yellow
Line:up:
Meghistos - Everything
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01. Ares
02. The Reasons
03. Faust
04. Meat Grinder
05. Black Blues of Death
06. Marriage for Evil
07. Bless my Hands
08. Anghello
09. Yellow
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