Passa ai contenuti principali

DEVIN TOWNSEND PROJECT - "Transcendence"

DEVIN TOWNSEND PROJECT - "Transcendence"
(Full-lenght, HevyDevy Records, Settembre 2016)

Voto: 5,5/10

Genere: Progressive Metal

Line-up: Brian Waddell (basso), Ryan van Poederooyen (batteria), Dave Young (tastiere, chitarra), Devin Townsend (voce, chitarra, basso, tastiere, programming), Mike St.Jean (tastiere)

Per la serie "C'erano una volta gli Strapping Young Lad" arriva puntuale sugli scaffali il nuovo lavoro dell'istrionico polistrumentista canadese Devin Townsend che ormai da circa un decennio ha abbandonato (o almeno messo nel cassetto) i panni del solista per dedicarsi più compiutamente al suo Devin Townsend Project, vera e propria band a cui il musicista d'oltreoceano ha affidato in tutto e per tutto il proprio ego artistico.
Cambia il monicker, non certo la sostanza; dimenticata forse troppo in fretta la vena artistica estremamente innovativa della propria band d'origine il buon Devin si è affidato ad un sound che rispetto al passato è andato a ripescare il gusto per le atmosfere eteree, mischiando un concetto di metal classico con sprazzi più o meno marcati di ambient e progressive.

 Una proposta che, per quanto godibile e sicuramente di alto valore artistico nelle prime uscite, ha teso sempre più a riproporsi in copia pressochè carta carbone nelle successive uscite peraltro sminuendo le capacità artistiche di uno dei musicisti più poliedrici dell'intera scena metal mondiale.

"Transcendence" purtroppo tende a trascinarsi dietro proprio la sensazione di deja-vu già citata, malgrado rispunti rispetto ai predecessori maggior attenzione per le chitarre ora presenti in maniera piutosto evidente affianco ai soliti massicci inserti di tastiere e samples.

Le atmosfere sono pressappoco le stesse a partire dall'opener "Truth" fino alla conclusiva "Transdermal Celebration" pezzo cover dei Ween rock band della Pennsylvania attiva da metà anni '80. Pertanto chi ha già avuto modo di ascoltare un qualsiasi lavoro di Devin da solista sarà già di cosa stiamo parlando: atmosfere sfarzose e sognanti, sintetizzatori ed inserti atmosferici in ogni dove con la voce filtrata piuttosto monocorde di Townsend sempre sugli scudi.

A variare è solo l'impostazione dei pezzi, passando da episodi più atmosferici come la già citata "Truth" o ancora le varie "Higher" e "Secret Sciences" ad altri decisamente più istintivi ed aggressivi come "Offer Your Light".

Tenuto conto che questo "Trascendence" verrà verosimilmente giudicato come l'ennesima "genialata" del musicista canadese così per partito preso, sembrerà strano il voto di cui sopra e probabilmente risulterà indigesto per gli aficionados di Townsend ma, lo ripeto, per uno come il sottoscritto che ha apprezzato i lavori schizofrenicamente geniali degli Strapping Young Lad, questo lavoro rappresenta solo aria fritta.

Track-list:

01. Truth
02. Stormbending
03. Failure
04. Secret Sciences
05. Higher
06. Stars
07. Trascendence
08. Offer Your Light
09. From the Heart
10. Trandermal Celebration (Ween cover)

 


Commenti

Post popolari in questo blog

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival hanno deciso di riportare in auge un genere musicale in stile anni '80/'90 che si rifà al classico Punk Rock "Horror" sulla scia dei Misfits, per citarne una . Non vanno troppo per il sottile e neanche si preoccupano di essere "copioni", perchè grazie al loro modo di proporre musica sciorinano una speciale formula diretta e sagace.  Tutto questo è riconducibile al loro nuovo album chiamato semplicemente "Pandemonium Carnival II". Un punk rock robusto, creativo e snello che scivola via come l'olio, dove sono presenti passi fondamentali, che determinano quei gradi di originalità sufficienti a non farli accostare troppo a figure già note sulla scena. In questo ascolto è presente una certa “carnalità” di fondo che passa con fare solido e deciso sopra una tracklist ben studiata, sempre propensa nel conferire piacevoli scossoni.  "Pandemonium Carnival II", è un disco caparbio, ch...

Intervista a LUCIO MANCA

Lucio Manca è uno splendido bassista e polistrumentista italiano che sta per tornare sul mercato con un nuovo album intitolato "Camaleontico". Abbiamo quindi deciso di intervistarlo per saperne di più su di lui, sulla sua musica e altre cose interessanti. A lui la parola. Buona lettura! 1 - Ciao e benvenuto! Cominciamo parlando in generale di "Camaleontico". Ciao ragazzi di THE SOUND OF PERSEVERANCE, grazie per lo spazio! "Camaleontico" è il mio quarto solo album che uscirà il 25 gennaio 2025. La mia musica si sposa con l’eccentricità e la vivacità che hanno sempre contraddistinto i Liquid Tension, Polyphia e Blotted Science; nell'album ci sono decisi richiami al progressive metal degli anni '80, virtuosismi e un’irriverente attitudine rock. Per la realizzazione mi sono avvalso della collaborazione di grandi musicisti e cari amici: Sergey Boykov alle tastiere, Gabriele D'Amico alla batteria, Eros Melis come guest negli assoli di chitarra. L...

VIOLENTOR "Burn in Metal" (Recensione)

Full-length, Folter Records (2024) Sesto album per questa truce realtà toscana. Ci sarebbero diversi discorsi da fare su attitudine, metal, brutalità, coerenza...Ma basta mettere nel lettore questo "Burn In Metal" per capire che è tutto qui dentro e che tanti discorsi potrebbero non essere fatti per chi familiarizza con l'old school, il metal estremo e tante altre cose che hanno reso il metal come un genere rivoluzionario tanti anni fa, e che oggi purtroppo viene snaturato della sua essenza più pericolosa grazie ad una omologazione sempre più accentuata e che tende verso una forma di metal profumata e politicamente troppo corretta. In questo album tutto questo viene distrutto. La rabbia della band si esprime in episodi primordiali e ricchi di blasfemia. Il Power-trio in questione suona come un mix tra il proto thrash, lo speed metal e vaghi retaggi punk-hardcore. Inutile qui citare Venom, Motorhead, Gehennah e altri, perchè se avete capito cosa ho scritto finora, non vi d...