Passa ai contenuti principali

MISCREANTS - "Welcome the Miscreants"

MISCREANTS - "Welcome the Miscreants"
(EP, Let it Burn Records, Agosto 2007)

Voto: 5/10

Genere: Thrash/Metalcore

Line-up: Wouter Bakker (basso), Daniel de Jong (batteria), Wouter Kroon (chitarra), Veert Van Der Velde (voce), Rick Venema (chitarra)


I Miscreants sono la nuova creatura del singer olandese Geert Van Der Velde, noto agli amanti dell’hardcore per aver militato in bands del calibro di Shai Hulud e – ultimamente – Shallow Water Grave.

Tornato nella terra natìa (Olanda) dopo aver partecipato ad innumerevoli progetti oltreoceano, il buon Geert prova in parte a discostarsi dalle sonorità che da sempre l’hanno contraddistinto per passare ad un concetto di musica più potente e se vogliamo dall’appeal più "commerciale".
Il risultato sono appunto i Miscreants band dedita ad un thrash metal caratterizzato da sfuriate death in tipico swedish-style tenendo a cuore i passati hardcore del singer. Un disco decisamente banale, di certo non pessimo ma che non aggiunge assolutamente nulla a quanto già detto e ridetto da milioni di altre bands. È proprio questo il problema principale del dischetto in questione che riesce con troppa facilità ad annoiare malgrado la mezz’ora scarsa di musica.
Van der Velde possiede al meglio i mezzi per interpretare il suo ruolo dietro al microfono così come la band assoldata riesce a creare un muro sonoro potente e d’impatto ma troppo, troppo scontato e plastificato. Il genere è questo certo, ma ascoltando il lavoro nel suo intero e soprattutto la conclusiva "To Our Doom We March, A Smiling" dotata di un’aura che riesce a controbilanciare alla perfezione un giusto appeal death-core allora ecco che emergono i rimpianti: si poteva fare di più, le potenzialità ci sono ma la band si è semplicemente limitata a svolgere il compitino puntando così su un feeling in grado di fare presa sicura su una fetta di pubblico soddisfacente. Insomma, assolutamente nulla di nuovo e di interessante e come tale il giudizio sul lavoro non può che essere mediocre.

Track-list:

01. A Feast for the Malcontent
02. Welcome the Miscreants
03. The Ideal Austere
04. Blood As Spirit
05. Aerialist
06. To Out Doom We March, A Smiling

Commenti

Post popolari in questo blog

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival hanno deciso di riportare in auge un genere musicale in stile anni '80/'90 che si rifà al classico Punk Rock "Horror" sulla scia dei Misfits, per citarne una . Non vanno troppo per il sottile e neanche si preoccupano di essere "copioni", perchè grazie al loro modo di proporre musica sciorinano una speciale formula diretta e sagace.  Tutto questo è riconducibile al loro nuovo album chiamato semplicemente "Pandemonium Carnival II". Un punk rock robusto, creativo e snello che scivola via come l'olio, dove sono presenti passi fondamentali, che determinano quei gradi di originalità sufficienti a non farli accostare troppo a figure già note sulla scena. In questo ascolto è presente una certa “carnalità” di fondo che passa con fare solido e deciso sopra una tracklist ben studiata, sempre propensa nel conferire piacevoli scossoni.  "Pandemonium Carnival II", è un disco caparbio, ch...

Intervista a LUCIO MANCA

Lucio Manca è uno splendido bassista e polistrumentista italiano che sta per tornare sul mercato con un nuovo album intitolato "Camaleontico". Abbiamo quindi deciso di intervistarlo per saperne di più su di lui, sulla sua musica e altre cose interessanti. A lui la parola. Buona lettura! 1 - Ciao e benvenuto! Cominciamo parlando in generale di "Camaleontico". Ciao ragazzi di THE SOUND OF PERSEVERANCE, grazie per lo spazio! "Camaleontico" è il mio quarto solo album che uscirà il 25 gennaio 2025. La mia musica si sposa con l’eccentricità e la vivacità che hanno sempre contraddistinto i Liquid Tension, Polyphia e Blotted Science; nell'album ci sono decisi richiami al progressive metal degli anni '80, virtuosismi e un’irriverente attitudine rock. Per la realizzazione mi sono avvalso della collaborazione di grandi musicisti e cari amici: Sergey Boykov alle tastiere, Gabriele D'Amico alla batteria, Eros Melis come guest negli assoli di chitarra. L...

VIOLENTOR "Burn in Metal" (Recensione)

Full-length, Folter Records (2024) Sesto album per questa truce realtà toscana. Ci sarebbero diversi discorsi da fare su attitudine, metal, brutalità, coerenza...Ma basta mettere nel lettore questo "Burn In Metal" per capire che è tutto qui dentro e che tanti discorsi potrebbero non essere fatti per chi familiarizza con l'old school, il metal estremo e tante altre cose che hanno reso il metal come un genere rivoluzionario tanti anni fa, e che oggi purtroppo viene snaturato della sua essenza più pericolosa grazie ad una omologazione sempre più accentuata e che tende verso una forma di metal profumata e politicamente troppo corretta. In questo album tutto questo viene distrutto. La rabbia della band si esprime in episodi primordiali e ricchi di blasfemia. Il Power-trio in questione suona come un mix tra il proto thrash, lo speed metal e vaghi retaggi punk-hardcore. Inutile qui citare Venom, Motorhead, Gehennah e altri, perchè se avete capito cosa ho scritto finora, non vi d...