LEGION OF THE DAMNED - "Feel the Blade"
(Full-lenght, Massacre Records, Gennaio 2008)
Voto: 7/10
Genere: Thrash/Death
Line-up: Maurice Swinkels (voce), Richard Ebisch (chitarra), Harold Gielen (basso), Erik Fleuren (batteria)
I Legion of the Damned sono un nome piuttosto noto all’interno della scena thrash metal attuale del vecchio continente; o meglio rappresentano una band per certi versi "storica" che resiste ormai da oltre 15 anni malgrado il monicker attuale sia stato acquisito dagli olandesi solo tre anni orsono dopo l’ uscita di "Elegy of the Weak" quando si chiamavano Occult, lavoro che si discostava, in parte, dalle sonorità thrash-black primigenie per accostarsi ad un approccio più classico.
Ed è proprio di quel lavoro che stiamo parlando, dal momento che "Feel the Blade" altro non è che una ristampa del già citato album targato 2003 e che viene rispolverato con un’aura tutta nuova, con tre bonus tracks ed una rinnovata veste grafica finalmente – è il caso di dirlo – ben lontana dai ridicoli artwork degli ultimi lavori dei nostri.
Chi aveva avuto già modo di seguire gli "allora" Occult capirà che stiamo parlando del miglior album del primo periodo e fors’anche dell’ intera discografia degli attuali Legion of the Damned; 13 tracce (compresi i bonus) in cui la vena thrash degli olandesi è sprigionata all’ ennesima potenza per 37 minuti complessivi di musica che si trascinano attraverso un riffing sempre potente e ruvido ed il cantato "cattivo" di Swinkels per certi versi accomunabile in quanto ad impostazione a quello del mitico Petrozza, accostando così il proprio sound a realtà affermate nel calderone europeo come appunto i Kreator e perchè no anche citando i nostri Necrodeath-primo periodo. Dunque poco spazio per tecnicismi o aperture melodiche, niente assoli o voci pulite, ma solo tanta potenza al servizio di un songwriting ben ispirato capace di rendere particolare ogni brano raggiungendo gli apici in episodi come "Slaughtering the Pigs", la fantastica title-track e "Disturbing the Dead" che mostrano una band a proprio agio anche con le lyrics sempre mature e polemiche il giusto.
A concludere l’album ci pensano come già detto 3 bonus-tracks, due inediti ("The Last Command" e "Mask of Terror") oltre ad un’interessantissima cover di "Chronic Infection" splendido brano dei leggendari Pestilence che chiude in maniera più che degna un lavoro davvero interessante e che i nostri, a ragione, rispolverano alla grande. Se allora il lavoro non riscosse particolare successo mediatico specie per problemi con distribuzione e promozione, questa volta non può e non deve passare inosservato.
Track-list:
01. Nuclear Torrent
02. Nocturnal Predator
03. Slaughtering the Pigs
04. Slut of Sodom
05. Feel the Blade
06. Expire
07. Warbeast
08. Disturbing the Dead
09. Obsessed by the Grave
10. Reaper's Call
11. Last Command
12. Mask of Terror
13. Chronic Infection (Pestilence cover)
(Full-lenght, Massacre Records, Gennaio 2008)
Voto: 7/10
Genere: Thrash/Death
Line-up: Maurice Swinkels (voce), Richard Ebisch (chitarra), Harold Gielen (basso), Erik Fleuren (batteria)
I Legion of the Damned sono un nome piuttosto noto all’interno della scena thrash metal attuale del vecchio continente; o meglio rappresentano una band per certi versi "storica" che resiste ormai da oltre 15 anni malgrado il monicker attuale sia stato acquisito dagli olandesi solo tre anni orsono dopo l’ uscita di "Elegy of the Weak" quando si chiamavano Occult, lavoro che si discostava, in parte, dalle sonorità thrash-black primigenie per accostarsi ad un approccio più classico.
Ed è proprio di quel lavoro che stiamo parlando, dal momento che "Feel the Blade" altro non è che una ristampa del già citato album targato 2003 e che viene rispolverato con un’aura tutta nuova, con tre bonus tracks ed una rinnovata veste grafica finalmente – è il caso di dirlo – ben lontana dai ridicoli artwork degli ultimi lavori dei nostri.
Chi aveva avuto già modo di seguire gli "allora" Occult capirà che stiamo parlando del miglior album del primo periodo e fors’anche dell’ intera discografia degli attuali Legion of the Damned; 13 tracce (compresi i bonus) in cui la vena thrash degli olandesi è sprigionata all’ ennesima potenza per 37 minuti complessivi di musica che si trascinano attraverso un riffing sempre potente e ruvido ed il cantato "cattivo" di Swinkels per certi versi accomunabile in quanto ad impostazione a quello del mitico Petrozza, accostando così il proprio sound a realtà affermate nel calderone europeo come appunto i Kreator e perchè no anche citando i nostri Necrodeath-primo periodo. Dunque poco spazio per tecnicismi o aperture melodiche, niente assoli o voci pulite, ma solo tanta potenza al servizio di un songwriting ben ispirato capace di rendere particolare ogni brano raggiungendo gli apici in episodi come "Slaughtering the Pigs", la fantastica title-track e "Disturbing the Dead" che mostrano una band a proprio agio anche con le lyrics sempre mature e polemiche il giusto.
A concludere l’album ci pensano come già detto 3 bonus-tracks, due inediti ("The Last Command" e "Mask of Terror") oltre ad un’interessantissima cover di "Chronic Infection" splendido brano dei leggendari Pestilence che chiude in maniera più che degna un lavoro davvero interessante e che i nostri, a ragione, rispolverano alla grande. Se allora il lavoro non riscosse particolare successo mediatico specie per problemi con distribuzione e promozione, questa volta non può e non deve passare inosservato.
Track-list:
01. Nuclear Torrent
02. Nocturnal Predator
03. Slaughtering the Pigs
04. Slut of Sodom
05. Feel the Blade
06. Expire
07. Warbeast
08. Disturbing the Dead
09. Obsessed by the Grave
10. Reaper's Call
11. Last Command
12. Mask of Terror
13. Chronic Infection (Pestilence cover)
Commenti
Posta un commento