BLACK PROPAGANDA - "Psychological Subjection"
(Full-lenght, Nadir Music, Maggio 2014)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Groove Metal
Line-up: Jacopo Battuello (voce), Ian Binetti (chitarra), Michael Bussolino (basso), Eric Di Donato (basso)
(Full-lenght, Nadir Music, Maggio 2014)
Voto: 6/10
Genere: Thrash/Groove Metal
Line-up: Jacopo Battuello (voce), Ian Binetti (chitarra), Michael Bussolino (basso), Eric Di Donato (basso)
Secondo album in studio per i torinesi Black Propaganda che sempre sotto le cure dell’attenta Nadir Music danno alle stampe questo Psychological Subjection onesto dischetto di thrash metal moderno e groovy di chiara ispirazione Panteria-na.
Nulla di diverso rispetto all’esordio se non un songwriting
probabilmente più maturo soprattutto grazie all’inserimento di pezzi più
articolati ed “affascinanti” rispetto all’ordinarietà media posti
soprattutto nel finale di un lavoro che tende a chiudere in crescendo
dopo una prima parte del lavoro un pò in sordina, forse troppo ordinaria
e scontata a livello di soluzioni.
Dotati di una buona produzione e di una perizia tecnica interessante i Black Propaganda forse
perdono qualcosina a livello di vocals specie quando si cerca di
‘pestare’; nulla di fuori fase o inadatto al mood generale del lavoro
per carità, ma una maggiore carica emotiva probabilmente meglio si
adatterebbe al tipo di proposta che i piemontesi vogliono mettere in
atto.
Dopo l’intro Awaken si inizia subito a pestare con Acid Rain brano
caratterizzato da vocals nervose ed un incidere che riporta alla mente
in quanto a sonorità e struttura i già citati Pantera periodo-Far Beyond
Driven. Il pezzo è sicuramente degno di nota, dotato di un riffing
roccioso ed un gradevole assolo finale.
Aldilà dell’ottimo pezzo citato tuttavia, i Black Propaganda non riescono con i successivi pezzi a tenere alto il ritmo e soprattutto a creare soluzioni di particolare interesse. God Rape the Queen e Lose Your Balance infatti
per quanto maggiormente rabbiose e tirate non mettono in mostra una
band con le idee particolarmente chiare. Pezzi tralaltro uguali tra loro
con conseguente calo di attenzione da parte dell’ascoltatore.
Malgrado l’album chiude in crescendo, e gli ultimi pezzi riescono a
compensare la mancanza di idee di cui parlavamo inserendo diverse
variabili ed una struttura del pezzo maggiormente elaborata.
L’accoppiata finale Hand of God–Silence of the Mind infatti
chiude al meglio il lavoro con inserti più comuni all’heavy e soluzioni
decisamente più originali e ricercate rispetto al resto del lotto. Un
approccio diverso al thrash ferale mostrato con i primi pezzi e
probabilmente una strada su cui i torinesi potrebbero battere di più in
futuro per ottenere risultati ancora più interessanti.
Le potenzialità ci sono tutte, resta solo da affinarle; nel frattempo Psychological Subjection rappresenta comunque un discreto lavoro.
Track-list:
01. Awaken
02. Acid Rain
03. God Rape the Queen
04. Lose Your Balance
05. Oversize Load
06. GMO Planet
07. Hand of God
08. Silence of the Mind
09. System Down
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