INFERNAL ANGELS - "Pestilentia"
(Full-lenght, SG Recods, Maggio 2014)
Voto: 8/10
Genere: Black Metal
Line-up: Xes (voce); Managarmn (chitarre, basso), MiD (batteria)
(Full-lenght, SG Recods, Maggio 2014)
Voto: 8/10
Genere: Black Metal
Line-up: Xes (voce); Managarmn (chitarre, basso), MiD (batteria)
Terzo album in studio per gli Infernal Angels oscura
realtà del sottobosco black metal italico, giunti all’importante
traguardo del nuovo lavoro dopo ben cinque anni di silenzio discografico
solo in parte compensato dalla prolifica e valida produzione con
side-project e band varie di alcuni componenti (Lilyum, Byblis, Damned Creation, Syrius).
Pestilentia è senza ombra di dubbio quello che
potremmo definire l’album della “consacrazione” da parte di una band
capace di evolvere dalle sonorità forse ancora un pò acerbe del debutto Shining Evil Light (2006) alla creatura attuale passando per l’ottimo Midwinter Blood (2009) di cui l’album in questione pare essere il degno successore.
Da un punto di vista di sonorità i nostri attualizzano in maniera riuscita e perfetta il concetto più classico di black metal
riuscendo a tirar fuori un lavoro tanto canonicamente “classico” quanto
fresco e capace di distinguersi dalla massa offerta dal mercato
attuale. Black metal senza fronzoli dal retrogusto fortemente melodico
(per intenderci sulla scia dei vecchi Dark Funeral) che
per l’occasione estremizza e rende ancora più evidenti le inflessioni
mostrate nel predecessore: pesanti innesti di matrice death ed un incidere in certi frangenti evocativo, quasi “epico”.
Pertanto chi, come il sottoscritto, aveva apprezzato Midwinter Blood non potrà che adorare questo Pestilentia capace
nota dopo nota, pezzo dopo pezzo, di rinvigorire i canoni di un genere
che mostra chiaramente come poter progredire senza dover ricorrere
necessariamente a “sinfonie” o tantomeno trovate ad effetto che lasciano
il tempo che trovano.
Gli Infernal Angels insomma riescono ad essere sorprendenti ed originali semplicemente suonando black metal nè più nè meno, dotandosi di una produzione perfetta, pulita e di una perizia tecnica ed un’appeal strumentale da applausi.
Dopo l’intro 1347 parte come un razzo la title-track a
parere del sottoscritto la migliore dell’intero lavoro capace in quasi
cinque minuti di presentare tutte le sfaccettature della band. Sorretto
da un riff veloce ed incredibilmente “epico” frastagliato dalle vocals
“infernali” di uno XeS in forma smagliante, il pezzo è dotato
di un break centrale marcio, oscuro e dissonante da cui il pezzo riparte
per la sfuriata finale.
Ma la caratteristica principale di questo Pestilentia riguarda
proprio l’eterogeneità dei pezzi che, pur essendo legati dalla stessa
variabile atmosferica, regalano all’ascoltatore diverse influenze e
strutture dei brani capaci di distinguersi chiaramente tra loro.
La successiva Blood is Life è un pezzo 100% black
metal, cattiva e veloce rappresenta un pugno in faccia all’ascoltatore,
capace di spazzare via tutto attraverso una sezione ritmica tritaossa, In the Darkness rappresenta invece l’anima più marcia del combo lucano che per certi versi riporta alla mente proprio il side-project Byblis messo su a suoi tempo dal vocalist XeS. Un pezzo oscuro, così come oscuro e tiratissimo è il successivo Domina Nigra introdotto
da una sezione ritmica impazzita ed impreziosito daun inquietante
rintocco di campane a completare il tappeto sonoro chitarristico della
prima parte del pezzo.
Carpathians scelto come singolo dalla band qualche
settimana prima dell’uscita del lavoro è invece il pezzo più strutturato
e multisfaccettato del lavoro, in cui il classico sound black si fonde
alla perfezione con una capacità strumentale evidente e per certi versi
più “ragionata”.
A chiudere il lotto l’ottima Cold Fog Rises e l’accoppiata finale Thorns Crown–A Night of Unholy Souls brani questi ultimi più legati ad un concetto di black metal “classico” ma non per questo inferiori al resto, anzi.
In sintesi Pestilentia è un album ai limiti della
perfezione, senza ombra di dubbio il migliore finora nella discografia
di questa interessantissima ed oscura realtà nostrana che merita tutto
il supporto e i consensi che sta ricevendo anche on the road.
Un lavoro il cui acquisto è semplicemente d’obbligo per gli amanti di certe sonorità.
Track-list:
01. 1347
02. Pestilentia
03. Blood is Life
04. In the Darkness
05. Domina Nigra
06. Carpathians
07. Cold Fog Rises
08. Thorns Crown
09. A Night of Unholy Soul
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