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Intervista agli ARTIFICIAL HEAVEN


Gli Artificial Heaven sono una band di dark rock che vede al suo interno musicisti più o meno noti della nostra scena. Andiamo a scoprire chi sono, cosa fanno e tante altre cose interessanti nella parole del chitarrista Fed Venditti.
PS: Potete trovare a questo link la recensione del loro debutto, "Digital Dreams".

1 - Ciao e benvenuti! Cominciamo parlando in generale di "Digital Dreams"!
Digital Dreams è un concept album basato sull’abuso dei social e più in generale sulla rivoluzione digitale che da qualche anno ci ha travolto, in molti casi stravolgendo le nostre vite. I brani non sono legati uno all’altro come in un classico concept, ma comunque hanno un filo conduttore che li unisce: una collettività schiava dei mezzi di socializzazione. Per la prima volta nella storia dell’umanità siamo degli schiavi che non si ribellano alla loro condizione. Un po’ come descritto nel classico di Aldous Huxley Il Mondo Nuovo.

2 - Quali sono le vostre influenze musicali presenti e passate?
Abbiamo influenze molte diverse all’interno del gruppo, ascoltiamo di tutto dai Sisters of Mercy ai Tool ai Kiss fino ai Litfiba. Personalmente mi piace spaziare e non fossilizzarmi solo in un genere musicale, trovo limitante ascoltare solamente un genere. Specialmente se si scrivono brani originali bisogna avere uno spettro sonoro ampio.

3 - Che tematiche affrontano i testi delle vostre canzoni di solito?
Digital Dreams è un concept album sui generis, nel senso che i brani hanno una tematica comune ma i pezzi non sono legati come in Operation Mindcrime ad esempio. Digital tratta della rivoluzione digitale che ci ha travolto come uno tsunami negli ultimi anni. Adesso, con l’avvento dell’intelligenza artificiale, subiremo una nuova ondata che spazzerà via le nostre certezze. Specialmente in ambito creativo cambieranno parecchie cose nell’arco di pochissimo tempo.


4 - Qualcuno di voi suona o ha suonato in altre realtà note della scena italiana?
La band nasce dalle ceneri dei Witches Of Doom ma con altri propositi musicali. Qui si parla di goth rock e post punk. Il metal e lo stoner sono soltanto due comprimari nel nostro suono. Gli AH nascono alla fine del 2021, un periodo veramente strano dal momento che eravamo in piena pandemia e non si sapeva molto di quello che sarebbe accaduto. Comunque in poco tempo abbiamo composto tutte le tracce del disco ed eccoci qui.

5 - Come pensi che si evolveranno gli Artficial Heaven in futuro? Avete già una idea su come potrebbe evolversi il sound di questo progetto?
Abbiamo già composto alcuni brani per il prossimo album che spero non tardi ad arrivare. Il nuovo album sarà sulla falsariga di questo, ma con più consapevolezza. Inoltre vorremmo esplorare la nostra parte acustica, oltre che quella elettrica.

6 - Se doveste convincere un nuovo ascoltatore a scegliere la vostra musica e a scoprirla, come cerchereste di convincerlo?
Credo che il modo più efficace sia fargli ascoltare un brano e poi sperare che gli piacciano anche altre tracce del disco.

7 - A livello di live state pianificando qualcosa di interessante?
Abbiamo appena presentato il disco al Traffic, gran bella serata. Stiamo prendendo contatti in questi giorni per suonare fuori città. Non c’è nulla di definito, ma a breve ci saranno delle novità.

8 - A voi le ultime parole. Un saluto!
A chi apprezza il nostro sound, lo invito a comprare una copia fisica del nostro lavoro per darci la possibilità di tornare in studio. Seguitici sui nostri canali social.


Intervista a cura di Prodigal Son

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