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Intervista agli IGNIS ABSCONDITUS


Abbiamo recensito poco tempo fa il loro ultimo album "Golden Horses Of A Dying Future" e lo abbiamo giustamente elogiato per il suo valore, la sua personalità e il suo trasmettere un odore acre di morte, dannazione ed esoterismo. Oggi abbiamo l'onore di intervistare il batterista, tastierista e polistrumentista della band, Henry Der Wanderer. Buona lettura.

1 - Ciao e benvenuti! Cominciamo parlando in generale di "Golden Horses Of A Dying Future"!
Ciao! “Golden Horses...” è il nostro secondo album, uscito il 2 Febbraio per la My Kingdom Music. Rappresenta un passo molto importante nella nostra carriera, in quanto sento che siamo vicini ad avere un nostro sound particolare. É stato il risultato di una evoluzione, breve nel tempo, a partire dal 2018, anno della nostra fondazione come band neofolk, ma molto più complessa stilisticamente parlando, visto che oggi risultiamo essere un mix molto cangiante di goth rock, post punk, post black metal, senza dimenticare le nostre origini. La sua gestazione è stata piuttosto lunga, partita nella seconda metà del 2022, quando ci siamo stabilizzati anche con la formazione a 4 elementi con l'ingresso di Dani al basso e Jack alla chitarra, sino al settembre 2023 quando abbiamo chiuso il mix e master. Abbiamo avuto la fortuna di agire senza pressioni da parte dell'etichetta e, anche per questo, abbiamo dedicato tanto del nostro tempo disponibile (tutto sommato ancora poco, visti gli impegni lavorativi e non solo) a sperimentare suoni ed arrangiamenti, con la supervisione del nostro produttore Jimmy Priest nei suoi Unreal Sound Studios, sino a giungere al risultato che oggi tutti possono giudicare. In ultima analisi penso che questo disco sarà la fondazione sulla quale in futuro proseguiremo con la costruzione del nostro sound e per noi sarà impossibile non tenerne conto.

2 - Quali sono le vostre influenze musicali presenti e passate?
I nostri ascolti sono molteplici e contribuiscono ognuno a suo modo a plasmare la nostra creatività che poi si esprime in Ignis: ascoltiamo dal post punk di Joy Division e Bauhaus alla musica folle di Captain Beefheart and his Magic Band, dalla Serpenta Diamanda Galas al metal estremo dissonante di Portal e Aevangelist, dal dark metal dei Bethlehem quando erano guidati dalla folle ugola di Lindfermann alle sperimentazioni circensi di Tom Waits, un bel calderone sonoro.

3 - Che tematiche affrontano i testi delle vostre canzoni di solito?
Sogni, paure, defunti, situazioni surreali...i testi sono nella quasi totalità opera di Noctuaria, che scava nella sua mente e rigurgita delle liriche spesso ermetiche, sintetiche nella forma ma profonde nei significati: spesso la parola ripetuta e deformata crea dei mantra vocali che lei intona per far materializzare tutte queste sensazioni profonde.

4 - Qualcuno di voi suona o ha suonato in altre realtà note della scena italiana?
Io, Henry, ho il mio progetto solista old school black metal Nott, attivo dal 2002. Ho militato sino al 2008 nel gruppo dark rock The Mugshots come chitarrista, tutt'ora collaboro con loro per qualche comparsa nelle registrazioni. Infine da poco ho intrapreso una bella collaborazione come batterista negli Ad Omega. Io e Noctuaria abbiamo altresì il nostro progetto black sperimentale Nebrus, con il quale abbiamo registrato 3 album e calcato vari palchi, mentre lei mantiene ancora attivo il suo progetto dark ambient F.D.P. (Flusso delirante Persecutorio). Per finire Jack ha militato in passato in una band rock progressivo, gli Ombra, registrando con loro un album.

5 - Come pensi che si evolveranno gli Ignis Absconditus in futuro? Avete già una idea su come potrebbe evolversi il sound di questo progetto?
Penso che “Golden Horses..” come accennavo prima, sarà la base sonica su cui lavorare: non abbiamo ancora in cantiere nuovi pezzi, ma molto probabilmente si discosteranno poco da questo lavoro, cercando di sottolineare ulteriormente il nostro carattere teatrale e bizzarro.



6 - Se doveste convincere un nuovo ascoltatore a scegliere la vostra musica e a scoprirla, come cerchereste di convincerlo?
Questa domanda mi mette un po' in crisi perchè non è propriamente nelle mie corde il convincere gli ascoltatori: in primis dipenderebbe tanto anche dall'ascoltatore, se per esempio avessi a che fare con un fanatico dei Nightwish, mai mi sognerei di proporgli la nostra musica, sarebbe tempo sprecato per entrambi. In generale quindi, mi proporrei a bacini di ascolto recettivi per musica oscura e strana come la nostra, puntando sulla personalità e originalità del nostro sound.

7 - A livello di live state pianificando qualcosa di interessante?
Stiamo lentamente iniziando a muoverci per trovare delle situazioni live in cui promuovere il nostro disco, ma per ora, non ci sono date fissate. Siamo comunque tutti convinti e ansiosi di portare questa esperienza sonora dal vivo, per portare la nostra proposta a tutti coloro che avranno l'apertura mentale per accogliere le nostra musica surreale.

8 - A te le ultime parole. Un saluto!
Grazie per l'interesse e per lo spazio concesso, oltre che alla bella recensione. Invito i vostri lettori a non fossilizzarsi mai sugli ascolti più o meno imposti dai media e di scavare nell'underground, vera miniera di sorprese.


Intervista a cura di Prodigal Son

Links:
– MY KINGDOM MUSIC: https://linktr.ee/mykingdommusic
– IGNIS ABSCONDITUS: https://www.facebook.com/IgnisAbsconditus

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