BLAZE BAYLEY - "Infinite Entanglement"
(Full-lenght, Blaze Bayley Recordings, Marzo 2016)
Voto: 7,5/10
Genere: Heavy Metal
Line-up: Blaze Bayley (voce), Chris Appleton (chitarra), Karl Schramm (basso), Martin Mcnee (batteria)
Primo lavoro sotto la propria etichetta per Blaze Bayley storico singer britannico conosciuto ai più come leader dei Wolfsbane prima della definitiva consacrazione con il passaggio dietro al microfono degli Iron Maiden che tante gioie e dolori ha portato al vocalist britannico, se non altro la giusta popolarità ed il trampolino di lancio per la sua successiva carriera solista non sempre di grande risalto.
"Infinite Entanglement" ci presenta il buon Blaze alle prese con il suo solito heavy metal volutamente 'spartano' e dichiaratamente retrò su cui al solito risalta la sua timbrica sempre particolarmente calda che ne ha caratterizzato da sempre l'andamento artistico nonchè a suo tempo condannato la sua militanza con la vergine di ferro.
Ed a risentire è, di conseguenza, anche la musica che torna finalmente a farsi maggiormente genuina e più vicina alle caratteristiche di sempre del musicista britannico.
Con lo spettro (se così possiamo definirlo) dei Maiden sempre presente, e non è un male, l'album si apre con la title-track dal sound vicino proprio a quello della vergine di ferro, dotata di un riffing roccioso di sottofondo, "Infinite Entanglement" ci delizia sulla scorta di un susseguirsi di pezzi dal refrain sempre azzeccato, e diverse variazioni sul tema che per quanto possano sembrare "ingenue" ad un primo ascolto sanno farsi apprezzare rilette nel contesto.
"A Thousand Years" è un pezzo di puro e classicissimo british heavy metal incontaminato, un vero e proprio inno come il buon Blaze riesce del resto a riproporre in altri inni del calibro della splendida "Human" o ancora in "Calling You Home" ed "Independence".
Ma pur sempre di concept si tratta l'album in questione ed il vocalist inglese si trova perfettamente a proprio agio nell'incastonare atmosfere e brani dal diverso umore che sfociano nel gioiellino acustico "What Will Come" dove Blaze si diletta a duettare con una chitarra acustica ed un violino o che ci portano in ambiti ed atmosfere più oscuri e rocciosi dell'epica "Solar Wind".
Un ritorno quello di Blaze che probabilmente in pochi attendevano con chissà quali prospettive ma che alla fine tende ad essere ben più voluto a dimostrazione di come uno dei musicisti più onesti della scena metal internazionale ha saputo rimettersi per l'ennesima volta in gioco. Consigliatissimo!
Track-list:
01. Infinite Entanglement
02. A Thousand Years
03. Human
04. What Will Come
05. Stars Are Burning
06. Solar Wind
07. The Dreams of William Black
08. Calling You Home
09. Dark Energy 256
10. Independence
11. A Work of Anger
(Full-lenght, Blaze Bayley Recordings, Marzo 2016)
Voto: 7,5/10
Genere: Heavy Metal
Line-up: Blaze Bayley (voce), Chris Appleton (chitarra), Karl Schramm (basso), Martin Mcnee (batteria)
Primo lavoro sotto la propria etichetta per Blaze Bayley storico singer britannico conosciuto ai più come leader dei Wolfsbane prima della definitiva consacrazione con il passaggio dietro al microfono degli Iron Maiden che tante gioie e dolori ha portato al vocalist britannico, se non altro la giusta popolarità ed il trampolino di lancio per la sua successiva carriera solista non sempre di grande risalto.
Da un punto di vista concettuale l'album in questione è articolato come un concept per il quale lo stesso Blaze si è dilettato di riproporlo in veste di libro, una mossa sicuramente ambiziosa ma evidente e pesante segno di come con la propria etichetta il singer inglese abbia dato sfogo senza freni a tutta la propria forza compositiva, a tutto tondo.
Ed a risentire è, di conseguenza, anche la musica che torna finalmente a farsi maggiormente genuina e più vicina alle caratteristiche di sempre del musicista britannico.
Con lo spettro (se così possiamo definirlo) dei Maiden sempre presente, e non è un male, l'album si apre con la title-track dal sound vicino proprio a quello della vergine di ferro, dotata di un riffing roccioso di sottofondo, "Infinite Entanglement" ci delizia sulla scorta di un susseguirsi di pezzi dal refrain sempre azzeccato, e diverse variazioni sul tema che per quanto possano sembrare "ingenue" ad un primo ascolto sanno farsi apprezzare rilette nel contesto.
"A Thousand Years" è un pezzo di puro e classicissimo british heavy metal incontaminato, un vero e proprio inno come il buon Blaze riesce del resto a riproporre in altri inni del calibro della splendida "Human" o ancora in "Calling You Home" ed "Independence".
Ma pur sempre di concept si tratta l'album in questione ed il vocalist inglese si trova perfettamente a proprio agio nell'incastonare atmosfere e brani dal diverso umore che sfociano nel gioiellino acustico "What Will Come" dove Blaze si diletta a duettare con una chitarra acustica ed un violino o che ci portano in ambiti ed atmosfere più oscuri e rocciosi dell'epica "Solar Wind".
Un ritorno quello di Blaze che probabilmente in pochi attendevano con chissà quali prospettive ma che alla fine tende ad essere ben più voluto a dimostrazione di come uno dei musicisti più onesti della scena metal internazionale ha saputo rimettersi per l'ennesima volta in gioco. Consigliatissimo!
Track-list:
01. Infinite Entanglement
02. A Thousand Years
03. Human
04. What Will Come
05. Stars Are Burning
06. Solar Wind
07. The Dreams of William Black
08. Calling You Home
09. Dark Energy 256
10. Independence
11. A Work of Anger
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