Full-length, My Kingdom Music
(2024)
Amanti del funeral doom e del death metal rallegratevi (si fa per dire...) perchè è uscito il secondo album di questa realtà internazionale di cui un membro è italiano e uno è americano, che propone qualcosa di toccante, malinconico e, appunto, funereo. Partendo dal presupposto che ogni pezzo dura dai sette ai dieci minuti e che la voce è un rantolo gutturale più che mai, c'è però da dire che il substrato strumentale riesce comunque ad espandersi in toccanti melodie tanto tristi e decadenti quanto malate.
E' il caso di evidenziare come già dalla prima traccia, "Leave Me the Stars" questa band cerchi di cambiare un po' la propria proposta in corso d'opera, e dopo un inizio tutto sommato nei ranghi del genere, nella seconda parte si scorgono aperture che potrebbero far pensare anche al post metal e ad alcune derivazioni simili, grazie ad un uso delle chitarre che vira più verso una formula classica di melodia e che quindi cerca di colpire l'ascoltatore anche "non settoriale", con tanto di assoli semplici ma efficaci.
L'alone plumbeo è una costante di tutto il disco, ma una produzione molto pulita ed una sensibilità tangibile fanno a tratti applaudire quest'opera, che magari non inventa nulla di nuovo, ma che sa comunque emozionare a catturare l'anima di chi ascolta. E' il suono dell'abisso interiore questo, e in varie occasioni si sfora anche nel black metal sui generis ("The Touch of Ice" e soprattutto "To You..."), per atmosfere raggelanti che talvolta si poggiano su timidi inserti di synth,
Comunque le band che maggiormente emergono come influenze ipotetiche per questa realtà sono le solite: Anathema, primi Tiamat, Paradise Lost, ma anche Nortt o Until Death Overtakes Me. Un bellissimo album a mio avviso, da avere se amate tutto quello che ho evidenziato in recensione, ovvero tutto il doom metal più profondo e intransigente per intenderci.
Voto: 8/10
Tracklist:
1. Leave Me the Stars
2. The Touch of Ice
3. September Song
4. The Wind of Remembrance
5. It Is Absence
6. To You...
Line-up:
Tullio Carleo - Guitars, Keyboards, Drums
John Suffering - Vocals
Tullio Carleo - Guitars, Keyboards, Drums
John Suffering - Vocals
Links:
Bandcamp
Spotify
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