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SFREGIO "Malmignotta" (Recensione)

  

Full-length, Nadir Music
(2024)

La prima cosa che colpisce di questo album degli Sfregio, band ligure attiva da più o meno quindici anni, sono indubbiamente i testi. Ecco, questa è una band che o si ama o si odia. C'è che riderà con loro e c'è chi la prenderà troppo seriamente e si offenderà, in nome di un moralismo che, onestamente, sta anche un po' rompendo i cosiddetti. Il famoso detto "e fatti una risata" per questo album deve essere preso come un comandamento imprescindibile.

Quindi fatta questa premessa possiamo parlare della musica di questo "Malmignotta". Anche questa, però, è in qualche modo influenzata dai testi e dal modo di interpretarli del cantante Dirty Seth, che con un fare scanzonato e al tempo stesso perfido marchia a fuoco tutti i pezzi del disco, donando anche nei momenti più seri quel tocco ironico che fa passare la serietà della band in secondo piano.

Certo la band ci sa fare. Il loro hard rock macchiato di punk e thrash è davvero trascinante e ci sono autentici inni alle forme più antiche del genere, ma questo album alla fine rimane come un ottimo diversivo e nulla più. Non discutiamo la tecnica della band e la competenza. Gli Sfregio sanno bene che quello che fanno è valido anche sotto il profilo strettamente strumentale, perchè sanno di essere preparati. Sanno costruire canzoni, ottimi ritornelli e alternare brani più in your face ad altri più melodici. Ma alla fine della fiera saranno forse ricordati quasi esclusivamente per i loro testi.

Suia chiaro che non stiamo sminuendo il valore di almeno metà tracklist; "Ciabatte e spazzolino", "Vico dei Cartai", "Psycho Figa", "Cinesi", "Giocatori di Tennent’s", "Non rompere i coglioni" costituiscono le fondamenta di un album ben fatto, indubbiamente, Ma quando hai dei testi del genere e la capacità di incastonarli in strofe e ritornelli ad hoc, allora c'è poco da fare, sarai per sempre bollato come i Nanowar Of Steel di turno, con tutti i contro ma anche i pro della questione. Quindi buon album, divertente e di grande intrattenimento, ma l'aspetto musicale a noi non è arrivato particolarmente.

Prdigal Son
6,5/10

Tracklist:
01. Ciabatte e spazzolino
02. Vico dei Cartai
03. Psycho Figa
04. Plastica
05. Cinesate
06. Cinesi
07. Giocatori di Tennent’s
08. Bio
09. Non rompere i coglioni

Line-up:
Il Grinder - Bass, Vocals (backing)
Ylme - Drums
Doc - Guitars
Dirty Seth - Vocals (lead), Guitars

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