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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival hanno deciso di riportare in auge un genere musicale in stile anni '80/'90 che si rifà al classico Punk Rock "Horror" sulla scia dei Misfits, per citarne una . Non vanno troppo per il sottile e neanche si preoccupano di essere "copioni", perchè grazie al loro modo di proporre musica sciorinano una speciale formula diretta e sagace.  Tutto questo è riconducibile al loro nuovo album chiamato semplicemente "Pandemonium Carnival II". Un punk rock robusto, creativo e snello che scivola via come l'olio, dove sono presenti passi fondamentali, che determinano quei gradi di originalità sufficienti a non farli accostare troppo a figure già note sulla scena. In questo ascolto è presente una certa “carnalità” di fondo che passa con fare solido e deciso sopra una tracklist ben studiata, sempre propensa nel conferire piacevoli scossoni.  "Pandemonium Carnival II", è un disco caparbio, ch...

LUCERNA "Finchè la luce non si spegne" (Recensione)

Full-length, Independent (2024) I Lucerna cercano di coniugare vari stili di rock, ma seguendo uno schema piuttosto dark e introspettivo. Il loro album forse appare leggermente prolisso e alla lunga potrebbe anche stancare, nonostante la band ce la metta tutta per porre della variazioni all'interno dei brani degne di nota, anche cercando di focalizzarsi maggiormente su un rock abbastanza contemporaneo che trova in gruppi come Il Teatro degli Orrori e Baustelle dei punti di riferimento, ma molte volte questa formula viene abbandonata a favore di un approcciò retrò che attinge dal prog rock anni Settanta, anche questo italiano. Quindi non fate l'errore di giudicare l'album dopo uno o due ascolti, perchè ne richiede molti di più e di seguito cercheremo di spiegare il perchè. Ci sono canzoni notevoli, a partire dalla bellissima apertura affidata a "I bambini non dormono più" ammantata di una tristezza quasi drammatica, ma anche altri episodi trasudano un malessere int...

IRONFLAME "Compendium" (Recensione)

Full-length, Divebomb Records (2023) Questa è una recensione che, in realtà, vuole trattare in un sol colpo tutta la discografia di questi Ironflame: ultimamente i nostri sono una band vera e propria, ma tutto nasce come progetto solista di tal Andrew D'Cagna, che componeva e suonava tutto nei primi album di questo progetto, orientato, come il nome suggerisce, ad un heavy/speed metal che più classico non si può! E’ incredibile la quantità e la qualità che il nostro uomo al comando ha saputo distribuire durante gli anni di carriera: un gusto per le melodie di prim’ordine, sempre ben articolate e capaci di rimanere impresse nella memoria. Ma c’è anche tutto il resto del corredo: chitarre ritmiche a plettrata alternata con corda stoppata, parti soliste armonizzate di terza, assoli misurati e mai ridondanti, sezione ritmica precisa e sul pezzo. Complimenti anche alla voce, in cui il nostro si cimenta con evidenti risultati positivi: non esagera, non va sopra le righe, mantiene una ricc...

Intervista ai QUIET RIVER

Quiet River, progetto interessante capitanato dal compositore e cantante Luke Vincent. Un primo album davvero debitore alla NWOBHM e anche al black metal della prima ondata volendo, viste le vocals acide e un substrato quasi speed metal che permea varie canzoni. Lasciamo la parola proprio a Luke Vincent! PS: QUI  trovate la nostra recensione di "Echo Chamber! 1 - Ciao e benvenuto! Cominciamo parlando in generale di "Echo Chamber"! Ciao e grazie a voi per lo spazio concessomi sulle vostre pagine! “Echo Camber” non nasce così come lo sentite oggi: nell’ottobre 2022 inizio a scrivere molto, molto materiale per un progetto solista dove vado finalmente a sincretizzare l’Heavy Metal classico, di matrice NWOBHM prettamente Iron Maiden, col Black Metal! Anzi, dirò di più: da una vita cerco di miscelare Metal estremo con melodie tipicamente maideniane, e questo in una modalità diversa da quanto già fatto dal Melodic Death Metal svedese. A fine 2022, la grande intuizione: scindere...

IN AUTUMN "What's Done Is Done" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music (2024) Gli In Autumn adesso possono essere considerati una delle band di riferimento per quanto concerne il doom/gothic metal italiano. Con diversi anni di attività e con un terzo, bellissimo album appena pubblicato come questo "What's Done Is Done", questa band fa il definitivo salto di qualità verso qualcosa di decisamente promettente ed entusiasmante. Innanzitutto il disco in questione ha una produzione ottima, tutto è stato fatto come si deve in fase di mix e mastering e tutto suona praticamente perfetto, potente e nitido e riesce a valorizzare le due anime principali della band: quella tipicamente doom/gothic/dark e quella più "unplugged", perchè sono diversi i passaggi in cui la band preferisce affidarsi a chitarre acustiche e approccio minimalista per evocare sensazioni malinconiche all'ennesima potenza. Il nuovo cantante Giuliano Zippo si rivela acquisto azzeccato da parte della band. Molto influenzato da Nick Holmes dei...