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ACCEPT - "The Rise of Chaos"

ACCEPT - "The Rise of Chaos"
(Full-lenght, Nuclear Blast, Agosto 2017)

Voto: 7,5

Genere: Heavy Metal

Line-up: Mark Tornillo (voce), Wolf Hoffman (chitarra), Uwe Lulis (chitarra), Peter Baltes (basso), Cristopher Williams (batteria)



Indistruttibili. Basterebbe questo semplice aggettivo per descrivere il nuovo parto dei teutonici Accept, ma più in generale per riassumere in una sola parola la storia di una delle bands seminali della scena heavy metal mondiale.
Con quarantuno anni di onorata carriera alle spalle, una serie interminabile di full, la band tenuta in piedi e capitanata dalla premiata ditta Hoffman-Baltes continua a sfornare album dopo album, capitoli di incontaminato, ispiratissimo e tagliente heavy metal duro come l'acciaio teutonico!

"The Rise of Chaos" che succede di tre anni l'ottimo predecessore "Blind Rage" non si discosta un millimetro da quanto sopra descritto, ed anzi rispetto al fortunato prequel si porta forse un tantinello avanti nella capacità di stupire dalla prima all'ultima nota senza un minimo calo di tensione.

Confermatissimo l'ottimo Tornillo dietro al microfono (per intenderci, uno in grado di non far rimpiangere minimamente lo storico frontman Udo), con gli innesi di Uwe Lulis (ex Grave Digger) alla chitarra, e del più giovane Cristopher Williams (War Within) dietro le pelli, il combo di Solingen sfodera quello che probabilmente rappresenta uno dei capitoli più esaltanti della loro discografia più moderna.

Si parte alla grande con "Die by the Sword"  che stupisce nel riffing incredibilmente azzeccato e nei chorus di fondo che rimandano ai vecchi Accept riletti in chiave decisamente più moderna. Un pezzo trascinante, veloce e tagliente, che ci introduce alla successiva "Hole in the Head" pezzo che punta questo più su riff massicci e rallentati sulla scorta di altri pezzi del calibro della grooveggiante "Koolaid" o di "Analog Man" uno dei pezzi in cui Tornillo si mostra perfettamente a proprio agio e degno "succedaneo" del mitologico Dirkschneider.

"The Rise of Chaos" brano che da il titolo al lavoro nonchè scelto come singolo dalla band rappresenta l'anima più classica del combo, il riffing torna veloce e tagliente seppur forse meno ispirato rispetto all'opener, mentre la trascinante "Worlds Colliding" punta maggiormente sul refrain che sull'aspetto strumentale.

Un album insomma che non fa altro che rappresentare quello che si richiede ad un lavoro targato Hoffman e soci: classico, che più classico non si può.
Riffing tagliente, sezione ritmica più che convincente (merita menzione l'indubbio apporto di freschezza e potenza dell'ottimo Chris Williams) ed una manciata di brani di quelli che ti aspetti da una band come gli Accept.!

Track-list:

01. Die by the Sword
02. Hole in the Head
03. The Rise of Chaos
04. Koolaid
05. No Regrets
06. Analog Man
07. What's Done is Done
08. Worlds Colliding
09. Carry the Weight
10. Race to Extinction


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