VARG - "Das Ende aller Lügen"
(Full-lenght, Napalm Records, Gennaio 2016)
Voto: 5,5/10
Genere: Melodic Black/Death, Folk
Line-up: Freki (chitarra, voce), Managarm (chitarra, basso, backing vocals), Hati (chitarra), Fenrier (batteria)
Quattro anni in cui praticamente nulla è cambiato all'interno della proposta musicale di Freki e compagni, basata su una sorta di extreme metal che ingloba al suo interno elementi tipici del metal estremo in generale, dal melodic black al death con un occhio sempre rivolto alla melodia e ad un certo approccio folkeggiante con particolare riferimento agli inni alcolici teutonici, tanto che un pezzo dei Varg non sfigurerebbe assolutamente all'interno di una fumosa birreria tedesca tra fiumi di alcol e cori da stadio...da buoni bavaresi a tutti gli effetti insomma.
(Full-lenght, Napalm Records, Gennaio 2016)
Voto: 5,5/10
Genere: Melodic Black/Death, Folk
Line-up: Freki (chitarra, voce), Managarm (chitarra, basso, backing vocals), Hati (chitarra), Fenrier (batteria)
Tornano in pista i "tamarroni" Varg band tedesca salita agli onori della cronaca qualche anno fa dopo il deal con la Nuclear Blast ed oggi presentatici dalla Napalm Records che marchia a fuoco il ritorno discografico della band bavarese dopo quattro anni di assenza.
Il risultato è il solito album interlocutorio, sicuramente trascurabile ed alla lunga probabilmente troppo noioso.
I Varg sono sicuramente una band da ammirare on stage piuttosto che su disco, e "Das Ende aller Lügen" non fa che confermare l'approccio della band sulla scìa di brani a tratti trascinanti e dotati del giusto "groove", in altri casi decisamente più trascurabili.
E' sicuramente il caso della title-track che arriva subito dopo l'intro di "Der große Diktator" che riporta, in lingua tedesca, il celebre discorso di Charlie Chaplin nel film "Il Grande Dittatore". Già dal pezzo che da il titolo al lavoro si capisce insomma i Varg dove andranno a parare, tirando fuori per il resto una manciata di brani destinati al classico "canto di gruppo" come anche in "Revolution", "Totentanz" e soprattutto in "Achtung" il cui refrain e le schitarrate al limite dell'industrial forgiano di certo un brano destinato a fare sfracelli dal vivo.
Nel finale del lavoro emergono anche le influenze più black dei bavaresi, in particolar modo con "Wintersturm" che riprende tematiche e sound più accomunabili al sound tipicamente nordico.
"Das Ende aller Lügen" è insomma un lavoro volutamente 'cazzone' e spensierato per una band che non ha assolutamente l'ambizione, nè tantomeno la presunzione di volerci presentare chissà quale proposta. Malgrado tutto le contaminazioni non mancano ed il mix di generi è presentato in maniera piuttosto naturale e bilanciato. Quello che mancano sono le idee circa il presentarci una proposta quanto più omogenea e soprattutto l'assenza di brani in grado di elevare la qualità media del lavoro stesso, malgrado il groove e la capacità di farsi ascoltare non manchino. Un ascolto lo merita tutto, ma non di più.
Track-list:
01. Der große Diktator
02.
Das Ende aller Lügen
03. Revolution
04. Streyfzug
05. Achtung
06. Dunkelheit
07. Totentanz
08. Einherjer
09. Wintersturm
10. Ascheregen
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