Gabriele Oltracqua è uno della vecchia guardia, questo è indubbio, ormai stiamo parlando di un cantante attivo nella scena da circa trent'anni coi suoi Infection Code, oltre che di un vero appassionato di metal. Insomma, anche da alcune risposte date, si sente a pelle che è uno che al metal ha dato tutto e continua a darlo. A voi la lettura adesso, fieri di averlo intervistato!
PS: l'ultimo album della band, "Culto" lo trovate recensito da noi a questo link!
1 - Ciao e benvenuto, Gabriele! Cominciamo parlando in generale di "Culto"!
“Culto“ è il nostro ultimo disco, decimo nella nostra discografia. E’ stato registrato presso i Nadir Studios da Tommy Talamanca. E’ un ritorno il nostro ai Nadir Studios ed è stato un grade piacere poter collaborare nuovamente con Tommy Talamanca. Il disco è uscito a metà Aprile per Nadir Music.
2 - Quali sono le influenze musicali presenti e passate della tua band?
Siamo vecchi metallari che sono cresciuti con i grandi classici ma che con gli anni hanno avuto la curiosità di ascoltare svariasti generi, anche non prettamente metal. Diciamo che siamo cresciuti con i Black Sabbath, gli Iron Maiden, i Metallica, gli Slayer, i Megadeth, per poi ognuno, coltivare un proprio genere. Chi il death metal melodico, chi il thrash, oppure l’industrial, le contaminazioni più strane con il metal. Chi ha continuato ad oscillare tra il vecchio ed il nuovo. Ascoltando ancora cose del passato ma rimanendo sempre comunque sintonizzato su nuovi suoni.
3 - Che tematiche affrontano i testi di questo vostro decimo album?
Le tematiche affrontate in Culto sono prevalentemente incentrate su mie riflessioni e pensieri che riguardano Lovecraft, su quanto lui , con i suoi scritti e romanzi mi abbia, negli anni, fin dall’adolescenza, influenzato. Ho voluto cercare di rendere omaggio a questo grande scrittore cercando di scrivere alcuni testi che prendessero spunto da suoi romanzi come, per esempio, in “Cursed Breed”, dove ho omaggiato un grande racconto dal titolo “La Maschera Di innsmouth”.
4 - Da quanto esiste il progetto Infection Code e come è nato?
La band esiste dall’estate del 1999. Quindi sono ventisei di esistenza. Quindi dal secolo scorso. Siamo millenari. Centenari. Io facevo parte di un’altra band locale, e conoscevo Ricky ed Enrico che militavano a loro volta in una band. Facevamo death metal con influenze prettamente old school. Anche loro avevano voglia di creare una band con influenze più spostate verso il thrash moderno nello stile di Fear Factory e Strapping Young Lad. Anche io cercavo qualcosa di simile e da lì è partita la nostra storia.
5 - Come pensi che si evolverà il sound degli Infection Code in futuro?
È ancora presto per dirlo. Diciamo che siamo una band che non si ferma mai. Siamo in costante mutamento. Se guardi la nostra discografia puoi trovare molti spunti d’interesse riguardo a questo argomento. Nel bene o nel male non abbiamo mai fatto un disco uguale all’altro. Forse anche commettendo degli errori. Anzi sicuramente. Ma è la nostra natura un po' schizoide. Culto lo amiamo, ci abbiamo messo sudore, sangue, tempo. Come per tutti i nostri dischi. Ma non ti posso assicurare come potrà essere il prossimo. Sicuramente non una fotocopia di “Culto”.
6 - Se dovessi convincere un nuovo ascoltatore a scegliere la vostra musica e a scoprirla, come cercheresti di convincerlo?
Non è facile convincere un ascoltatore a scegliere la nostra musica. Anche perché siamo subissati da offerte di ottima musica. Nel senso che ogni giorno esce un sacco di musica molto interessante. Che sia metal, hardcore, noise, rock…. Non è facile convincere qualcuno a scegliere gli Infection Code rispetto, magari , ad un nome più blasonato e che ha un potere mediatico più elevato rispetto al nostro. Potrei invitarlo ad un nostro concerto, dove la passione, l’attitudine e la voglia di divertirsi non mancano.
7 - A livello di live state pianificando qualcosa di importante?
Insieme a Nadir Music stiamo cercando di pianificare alcune date per l’autunno.
8 - Il sogno più grande per gli Infection Code secondo te qual è?
Continuare a fare quello che stiamo facendo con gli Infection Code. Comporre dischi e suonare dal vivo fino a che le forze ce lo consentono.
9 - A te le ultime parole. Un saluto!
Grazie per lo spazio che ci avete concesso!!!Vi aspettiamo sotto il palco a scapocchiare con noi!!!
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