Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2024

Intervista ai NEFESH CORE

Oggi ospitiamo i dark-rockers Nefesh Core, che potrebbero sembrare a molti una formazione giovane, e infatti lo sono, ma al loro interno possiamo trovare volti già noti del metal e rock tricolore. Scopriamoli meglio assieme! 1 - Ciao e benvenuti! Cominciamo parlando in generale di "Getaway"! The Ghigas : Ciao a te! “Getaway” oltre ad essere la nostra opera prima rappresenta innanzitutto una sfida. Squisitamente sul piano artistico, è stata la scommessa che David (Brown) ed io ci siamo fatti quando nel 2018 abbiamo deciso di dare vita a questo nuovo percorso. Come abbiamo avuto modo di dire in altri contesti, non si trattava soltanto di cambiare ruolo, dato che entrambi ci siamo dedicati ad aspetti musicali inconsueti per noi, e come sai sto parlando del fatto che in questa band David è passato alla voce solista in clean e io al basso. Getaway è davvero un album con una sua identità precisa, frutto di idee stilistiche e tematico - competitive veramente nuove per entrambi, ben

ALCHEMY OF LIFE “A Journey To Nowhere” (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) “A Journey To Nowhere” è il debutto ufficiale di Alchemy of Life. Al centro di questa nuova release, pubblicata per la Ghost Record, troviamo un'ottima fusione tra il classico metal ed altre influenze come ad esempio il progressive. Lo scenario è unico e difficilmente etichettabile, ragion per cui la proposta risulta ancora più interessante e stimolante nell'ascolto.  Quello che ne esce fuori è un tagliente ed energico metal, che senza mezze misure ti entra in testa come un treno in corsa. Undici brani in cui si possono apprezzare suoni voluminosi ed intensi, ben sostenuti da una linea vocale che ne esalta le potenzialità e allo stesso tempo le qualità. Quarantotto minuti dove Alchemy Of Life (aka Matteo Bosi) concede ai brani aperture di suono che si dimostrano una bella variante riuscendo a generare uno spiraglio di luce ed una struttura generale sufficientemente cristallina.  In questo genere di scenari metal, spesso e volentieri le pro

DPERD "Choices" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music  (2024) Difficile davvero approcciarsi a questo nuovo album dei siciliani Dperd con in mente qualcosa che rimanga nella nostra solita comfort zone dominata dall'hard rock e dal metal. Persino il termine rock può essere applicato parzialmente a questo album, anche se a conti fatti questo è un album rock, ma con molte particolarità. Il flusso perpetuo di note che si traduce in una ipotetica unica traccia non intervallata da pause diciamo "normali", ma da semplici capitoli uniti tra loro e che cercano di attirare l'ascoltatore in un limbo in cui la malinconia si esprime non nei soliti concetti legati al gothic/dark o simili, si trasforma in un approccio blues/soul/jazz che mette in primis in risalto la capacità tecnica dei musicisti, e poi anche il loro intimo approccio alla musica. Tutto è abbastanza suggestivo e quasi irreale, come se il tempo si fermasse durante l'ascolto di questo disco. In questo la eccellente prova vocale di Valeri

VOID "Poem of an Ordinary Man" (Recensione)

Full-length, Nova Era Records (2024) Delle inquietanti sirene di guerra annunciano il primo brano di questo primo album dei nostrani Void, che propongono un alternative rock/stoner davvero interessante. "Poem of an Ordinary Man" è un concept album basato sul recente e ancora attuale tema della guerra in Ucraina. Un disco che risulta molto coinvolgente e che ha il sapore di quelle opere che uscivano soprattutto negli anni Settanta. Vengono infatti chiamati in causa sia i grandi nomi dell'hard rock di quegli anni, come ad esempio i Led Zeppelin o i Deep Purple, come anche tutta la scena alternativa degli anni Novanta. Senza andare ad analizzare ogni singolo brano, si può dire senza esitazione che questa band sa cosa vuole e lo dimostra appieno con questo album. Dei suoni caldi e avvolgenti e un cantante di razza come Marco Mittica spianano il terreno alle scorribande chitarristiche dell'ottimo Luca Presicci, senza comunque togliere nulla a basso e batteria, che sono ott