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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

SFREGIO "Malmignotta" (Recensione)

   Full-length, Nadir Music (2024) La prima cosa che colpisce di questo album degli Sfregio, band ligure attiva da più o meno quindici anni, sono indubbiamente i testi. Ecco, questa è una band che o si ama o si odia. C'è che riderà con loro e c'è chi la prenderà troppo seriamente e si offenderà, in nome di un moralismo che, onestamente, sta anche un po' rompendo i cosiddetti. Il famoso detto "e fatti una risata" per questo album deve essere preso come un comandamento imprescindibile. Quindi fatta questa premessa possiamo parlare della musica di questo "Malmignotta". Anche questa, però, è in qualche modo influenzata dai testi e dal modo di interpretarli del cantante Dirty Seth, che con un fare scanzonato e al tempo stesso perfido marchia a fuoco tutti i pezzi del disco, donando anche nei momenti più seri quel tocco ironico che fa passare la serietà della band in secondo piano. Certo la band ci sa fare. Il loro hard rock macchiato di punk e thrash è davver...

FOREVER FALLING "The Determinism of Essence in Matter" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music (2024) Amanti del funeral doom e del death metal rallegratevi (si fa per dire...) perchè è uscito il secondo album di questa realtà internazionale di cui un membro è italiano e uno è americano, che propone qualcosa di toccante, malinconico e, appunto, funereo. Partendo dal presupposto che ogni pezzo dura dai sette ai dieci minuti e che la voce è un rantolo gutturale più che mai, c'è però da dire che il substrato strumentale riesce comunque ad espandersi in toccanti melodie tanto tristi e decadenti quanto malate.  E' il caso di evidenziare come già dalla prima traccia, "Leave Me the Stars" questa band cerchi di cambiare un po' la propria proposta in corso d'opera, e dopo un inizio tutto sommato nei ranghi del genere, nella seconda parte si scorgono aperture che potrebbero far pensare anche al post metal e ad alcune derivazioni simili, grazie ad un uso delle chitarre che vira più verso una formula classica di melodia e che quindi ce...

Intervista ai RABHAS

Oggi intervistiamo i death metallers Rabhas, una band che però sta un po' stretta in questa definizione di genere, soprattutto se si guarda al loro ultimo album " Propaganda Antiumana ", che rappresenta un buon crossover tra il death metal degli esordi e nuove contaminazioni, dall'hardcore, al noise, al doom. Ne parliamo col bassista Preck! 1 - Ciao e benvenuto! Cominciamo parlando in generale di "Propaganda Antiumana"! Ciao ragazzi! “Propaganda Antiumana” nasce all’indomani della fuoriuscita del vecchio chitarrista. Nell’anno che abbiamo impiegato a trovare il sostituto in Fischio ci siamo buttati a capofitto sulla creazione di nuova musica. Delle venti canzoni scritte ne abbiamo prese nove su cui abbiamo lavorato per arrangiarle e rifinirle al meglio. Poi sicuramente l’ingresso di L ha prodotto un’apertura ulteriore ai brani, con il suo approccio vocale vario e non solo growl. Da un punto di vista strumentale, partendo da una base death metal è possibile t...