CATHEDRAL - "Anniversary"
(Live Album, Rise Above, Ottobre 2011)
Voto: 6,5/10
Genere: Doom/Stoner
Line-up: Lee Dorrian (voce), Gaz Jennings (chitarra), Leo Smee (basso), Brian Dixon (batteria)
Live celebrativo per i Cathedral a vent’anni esatti di distanza dall’uscita del primo full della band capitanata da Lee Dorrian, quel Forest of Equilibrium che rappresentò il passaggio del singer albionico dal periodo "grind" da frontman degli immensi e seminali Napalm Death al lento e strisciante incedere di una musica che successivamente ha attraversato diverse fasi forgiando prima un sound tipicamente sabbathiano, successivamente aggiungendo elementi psichedelici vari, rimanendo ancorato a quel concetto di sound volutamente 70’s che ha fatto scuola.
L’album in questione si compone di due dischi, il primo nel quale la band ha voluto omaggiare proprio l’allora esordio discografico eseguendolo per intero, il secondo che contiene invece un sunto di quanto prodotto dagli inglesi nel periodo successivo.
Un’opera probabilmente non fondamentale, ma che di certo dota la band di un album live finalmente decente dopo che per anni sono andati in giro solo bootleg ed ep, rappresentando pertanto un bel regalo ai fanatici del sound mistico di Dorrian e soci.
E si tratta di un album dal vivo tutto sommato non male, ben registrato e ben mixato, sicuramente evitabile per chi non è propriamente fan della band ma comunque indicato per chi voglia avvicinarvisi per la prima volta.
Già detto del primo dischetto che ripropone in veste live l’intero album Forest of Equilibrium dal primo all’ultimo brano; una scelta questa che potrebbe anche risultare discutibile ma che la band ha preso per "festeggiare" simbolicamente un traguardo comunque importante come i venti anni di attività. I brani sono riletti in maniera molto fedele all’originale e, paradossalmente, risultano anche più "puliti" pur lasciando intatta quell’aura depressiva che li permeava…frutto di una produzione che a quei tempi non rappresentava certo il punto di forza del lavoro ma che forse lo rendeva più affascinante.
Nel secondo dischetto invece arriva una sorta di sunto delle produzioni passate della band; maggior spazio è stato ovviamente riservato al miglior periodo della band, quello a cavallo tra 1993 e 1995 in cui spopolarono due album storici del calibro di The Ethereal Mirror e Carnival Bizarre che rappresentarono ai tempi una sorta di attualizzazione del classico sound sabbathiano (non a caso su un brano, Utopian Blaster prestò la sua spettacolare partecipazione un certo Tony Iommi).
Non mancano quindi le "hits" Midnight Mountain, Night of the Seagulls, Ride e la bellissima Hopkins (The Witchfinder) posta ovviamente in chiusura.
Ma la band non ha voluto lasciare nulla al caso, ha proposto anche Funeral of Dreams estratta dall’ultimo meraviglioso lavoro degli albionici, ovviamente molto più ardua da eseguire davanti al pubblico visto l’appeal particolarmente psichedelico, tralasciando invece totalmente il periodo più "buio" con album come Endtyme e The VII Coming che non sono stati omaggiati con nessun brano.
Insomma, trattasi di lavoro dedicato principalmente ai fan, e di una comunque succusa raccolta live dei classici della band, senza scordare come con quel Forest of Equilibrium iniziò la carriera di una band che magari ha dato poco alla scena in termini di innovazione e altro, ma che rappresenta senza ombra di dubbio uno dei pilastri quantomeno in quanto a qualità musicale, degli anni ’90 e che tutt’ora chiamati in pista continuano a dare dimostrazione di grande maturità artistica.
Track-list:
CD1
01. Picture of Beauty and Innocence
02. Comiserating the Celebration
03. Ebony Tears
04. Serpent Eve
05. Soul Sacrifice
06. A Funeral Request
07. Equilibrium
08. Reaching Happiness, Touching Pain
CD2
01. Funeral of Dreams
02. Enter the Worms
03. Upon Azrael's Wings
04. Midnight Mountain
05. Cosmic Funeral
06. Carnival Bizarre
07. Night of the Seagulls
08. Corpsecycle
09. Ride
10. The Last Spire pt.1
11. Vampire Sun 1
12. Hopkins (Witchfinder General)
(Live Album, Rise Above, Ottobre 2011)
Voto: 6,5/10
Genere: Doom/Stoner
Line-up: Lee Dorrian (voce), Gaz Jennings (chitarra), Leo Smee (basso), Brian Dixon (batteria)
Live celebrativo per i Cathedral a vent’anni esatti di distanza dall’uscita del primo full della band capitanata da Lee Dorrian, quel Forest of Equilibrium che rappresentò il passaggio del singer albionico dal periodo "grind" da frontman degli immensi e seminali Napalm Death al lento e strisciante incedere di una musica che successivamente ha attraversato diverse fasi forgiando prima un sound tipicamente sabbathiano, successivamente aggiungendo elementi psichedelici vari, rimanendo ancorato a quel concetto di sound volutamente 70’s che ha fatto scuola.
L’album in questione si compone di due dischi, il primo nel quale la band ha voluto omaggiare proprio l’allora esordio discografico eseguendolo per intero, il secondo che contiene invece un sunto di quanto prodotto dagli inglesi nel periodo successivo.
Un’opera probabilmente non fondamentale, ma che di certo dota la band di un album live finalmente decente dopo che per anni sono andati in giro solo bootleg ed ep, rappresentando pertanto un bel regalo ai fanatici del sound mistico di Dorrian e soci.
E si tratta di un album dal vivo tutto sommato non male, ben registrato e ben mixato, sicuramente evitabile per chi non è propriamente fan della band ma comunque indicato per chi voglia avvicinarvisi per la prima volta.
Già detto del primo dischetto che ripropone in veste live l’intero album Forest of Equilibrium dal primo all’ultimo brano; una scelta questa che potrebbe anche risultare discutibile ma che la band ha preso per "festeggiare" simbolicamente un traguardo comunque importante come i venti anni di attività. I brani sono riletti in maniera molto fedele all’originale e, paradossalmente, risultano anche più "puliti" pur lasciando intatta quell’aura depressiva che li permeava…frutto di una produzione che a quei tempi non rappresentava certo il punto di forza del lavoro ma che forse lo rendeva più affascinante.
Nel secondo dischetto invece arriva una sorta di sunto delle produzioni passate della band; maggior spazio è stato ovviamente riservato al miglior periodo della band, quello a cavallo tra 1993 e 1995 in cui spopolarono due album storici del calibro di The Ethereal Mirror e Carnival Bizarre che rappresentarono ai tempi una sorta di attualizzazione del classico sound sabbathiano (non a caso su un brano, Utopian Blaster prestò la sua spettacolare partecipazione un certo Tony Iommi).
Non mancano quindi le "hits" Midnight Mountain, Night of the Seagulls, Ride e la bellissima Hopkins (The Witchfinder) posta ovviamente in chiusura.
Ma la band non ha voluto lasciare nulla al caso, ha proposto anche Funeral of Dreams estratta dall’ultimo meraviglioso lavoro degli albionici, ovviamente molto più ardua da eseguire davanti al pubblico visto l’appeal particolarmente psichedelico, tralasciando invece totalmente il periodo più "buio" con album come Endtyme e The VII Coming che non sono stati omaggiati con nessun brano.
Insomma, trattasi di lavoro dedicato principalmente ai fan, e di una comunque succusa raccolta live dei classici della band, senza scordare come con quel Forest of Equilibrium iniziò la carriera di una band che magari ha dato poco alla scena in termini di innovazione e altro, ma che rappresenta senza ombra di dubbio uno dei pilastri quantomeno in quanto a qualità musicale, degli anni ’90 e che tutt’ora chiamati in pista continuano a dare dimostrazione di grande maturità artistica.
Track-list:
CD1
01. Picture of Beauty and Innocence
02. Comiserating the Celebration
03. Ebony Tears
04. Serpent Eve
05. Soul Sacrifice
06. A Funeral Request
07. Equilibrium
08. Reaching Happiness, Touching Pain
CD2
01. Funeral of Dreams
02. Enter the Worms
03. Upon Azrael's Wings
04. Midnight Mountain
05. Cosmic Funeral
06. Carnival Bizarre
07. Night of the Seagulls
08. Corpsecycle
09. Ride
10. The Last Spire pt.1
11. Vampire Sun 1
12. Hopkins (Witchfinder General)
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