HAVOK - "Conformicide"
(Full-lenght, Century Media, Marzo 2017)
Voto: 6/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: David Sanchez (voce, chitarra), Pete Webber (batteria), Reece Scruggs (chitarra), Nick Schiendzielos (basso)
Decisamente di altra caratura la successiva "Hang 'Em High" dove, guarda caso, gli Havok abbandonano ogni forma di sperimentazione per dedicarsi ad un classico thrash metal spigoloso, veloce dal grande groove.
Caratteristiche queste che si evidenziano anche proprio in quei pezzi più istintivi come "Intention to Deceive", "Masterplan" o "Wake Up" andando invece a perdere tutta quella genuinità tipica dei primi lavori in pezzi poco riusciti come "Dogmaniacal" e "Claiming Certainty".
(Full-lenght, Century Media, Marzo 2017)
Voto: 6/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: David Sanchez (voce, chitarra), Pete Webber (batteria), Reece Scruggs (chitarra), Nick Schiendzielos (basso)
Fieri portatori della bandiera dell'old-school stelle e striscie, tornano sulle scene gli statunitensi Havok con il qui presente "Conformicide" album con cui ad evidenza la band tenta di scrollarsi di dosso l'etichetta di band unicamente nostalgica del passato che fu.
Che il combo di Denver abbia dovuto il proprio successo proprio alla sfrontatezza ed alla voglia di riportare ai fasti di un tempo il buon sano thrash metal di tipica estrazione Bay Area è senza dubbio un dato di fatto, così come un dato di fatto è tuttavia quello che le new-sensation dei giorni nostri hanno teso sempre più a disintegrarsi con il passare degli anni, vedasi Vektor e le proprie divergenze interne che ad oggi stanno facendo a pezzi una delle realtà più interessanti degli ultimi tempi.
Ovviamente nel caso specifico non parliamo di tutto ciò, anzi, i quattro ragazzi del Colorado hanno il merito di provare a fare un passo avanti e con questo "Conformicide" si iniziano ad intravedere cambiamenti sul tema purtroppo a tratti poco riusciti.
Esordiamo dicendo che di un album discretamente carino stiamo parlando, ma al tempo stesso è innegabile come da un lato si vada a perdere in parte una buona dose di istintività al servizio di quel voler risultare più "articolati" e per certi versi sperimentali, dall'altro è impossibile non notare come l'eccessiva lunghezza del lavoro in questione porti alla pubblicazione di una serie di riempitivi e più che altro a forgiare un lavoro non sempre di facile assimilazione.
Che Sanchez e compagni vogliano in parte mischiare le carte lo si capisce subito dall'opener "F.P.C." introdotta da un giro di basso dal classico sapore funky anche interessante di per sè ma che si perde troppo presto nel classico bicchiere d'acqua.
Decisamente di altra caratura la successiva "Hang 'Em High" dove, guarda caso, gli Havok abbandonano ogni forma di sperimentazione per dedicarsi ad un classico thrash metal spigoloso, veloce dal grande groove.
Caratteristiche queste che si evidenziano anche proprio in quei pezzi più istintivi come "Intention to Deceive", "Masterplan" o "Wake Up" andando invece a perdere tutta quella genuinità tipica dei primi lavori in pezzi poco riusciti come "Dogmaniacal" e "Claiming Certainty".
A chiudere il lavoro una cover di "Slaughtered" dei Pantera eseguita tutto sommato senza infamia e senza lode.
"Conformicide" insomma è un album sufficiente ma nulla più, sicuramente un passo indietro rispetto alla discografia recente di una band che ha così deciso di provare a svoltare ed a cui va comunque dato atto di provare a mischiare le carte in tavola pur senza voltare le spalle ai fans.
Un esperimento per ora riuscito solo in parte ma che magari, in futuro, potrà valere gli effetti sperati, sarà solo il tempo a dirlo...
Track-list:
01. F.P.C.
02. Hang 'Em High
03. Dogmaniacal
04. Intention to Deceive
05. Ingsoc
06. Masterplan
07. Peace in Pieces
08. Claiming Certainty
09. Wake Up
10. Circling the Drain
11. String Break
12 . Slaughtered (cover Pantera)
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