FOLKHEART - "Drakkars in the Mist"
(Full-lenght, Stygian Crypt, Maggio 2007)
Voto: 6/10
Genere: Folk Metal
Line-up: vari
Tornano di nuovo in pista i Folkearth, progetto che vede coinvolti almeno una ventina di musicisti provenienti da tutta Europa (tra cui membri dei nostrani Death Army e Draugen), giunti con questo “Drakkars in the Mist” targato 2007 al terzo full-lenght in tre anni.
Ben poco, per non dire nulla, è cambiato nell’approccio musicale della band impegnata come sempre alla riscoperta della mitologia europea attraverso un viking metal ben confezionato ma abbastanza scontato, che convoglia al suo interno tanto le influenze di mostri sacri del genere quali Finntroll e Thyrfing quanto elementi più folkeggianti di classica ispirazione Bathory.
La proposta quindi per quanto ben confezionata come del resto già avvenuto in passato, non è il massimo dell’originalità ed arrivare alla fine dei 67 minuti del lavoro senza alcuno sbadiglio è impresa ardua.
Il lavoro si snoda attraverso diciassette brani che mostrano diverse facce musicalmente parlando, degna risultante delle tante anime che vertono dietro questo progetto.
E così ecco arrivare un’alternanza di parti più aggressive, molte volte al limite del death come gli Amon Amarth insegnano, ad altre più melodiche il tutto permeato dalla presenza in line-up di diversi poli-strumentisti molti dei quali dediti anche all’inserimento di strumenti della classica tradizione folkeggiante nordica, e probabilmente per una migliore varietà non sarebbe guastata anche l’inflessione di suoni più “mediterranei”.
Ma il genere del resto (denominato per l’appunto viking) di certo permea proprio quella che è la tradizione nordica, è lì che è nata ed è da lì che tutti gli altri gruppi hanno preso ispirazione, ed è a mio modesto parere proprio questo il limite del genere trovando molto spesso band greche, italiane o chi per loro, a cantare di fredde e desolate lande ma questo è decisamente un altro discorso.
Il cantato riflette proprio la dicotomia di cui sopra, con un’alternanza piuttosto parificata nelle durate di growling e clean vocals, fermo restando che la loro immancabile comparsa la fanno anche diverse voci femminili a volte positive altre volte un pò meno.
Un lavoro che dunque attirerà sicuramente gli amanti del genere ma che può essere tranquillamente tralasciato da gente disinteressata, per loro bastano ed avanzano i Finntroll…
Track-list:
01. Before Battle I Embrace
02. Hoplites Awaiting Command
03. Hugin & Munin
04. Gimnismol (The Ballad of Grimnir)
05. Hogtid
06. Sworn to the Raven
07. Great God Pan
08. Drakkars in the Mist
09. Midgard Farewell
10. De tause fjell
11. If I Should Fall
12. When Long Ships Arrive
13. On Wings Divine
14. Thunders of War
15. The Bane of Giants
16. Kingdom of the Shades
17. The Riding of the Queen Boudiccea
(Full-lenght, Stygian Crypt, Maggio 2007)
Voto: 6/10
Genere: Folk Metal
Line-up: vari
Tornano di nuovo in pista i Folkearth, progetto che vede coinvolti almeno una ventina di musicisti provenienti da tutta Europa (tra cui membri dei nostrani Death Army e Draugen), giunti con questo “Drakkars in the Mist” targato 2007 al terzo full-lenght in tre anni.
Ben poco, per non dire nulla, è cambiato nell’approccio musicale della band impegnata come sempre alla riscoperta della mitologia europea attraverso un viking metal ben confezionato ma abbastanza scontato, che convoglia al suo interno tanto le influenze di mostri sacri del genere quali Finntroll e Thyrfing quanto elementi più folkeggianti di classica ispirazione Bathory.
La proposta quindi per quanto ben confezionata come del resto già avvenuto in passato, non è il massimo dell’originalità ed arrivare alla fine dei 67 minuti del lavoro senza alcuno sbadiglio è impresa ardua.
Il lavoro si snoda attraverso diciassette brani che mostrano diverse facce musicalmente parlando, degna risultante delle tante anime che vertono dietro questo progetto.
E così ecco arrivare un’alternanza di parti più aggressive, molte volte al limite del death come gli Amon Amarth insegnano, ad altre più melodiche il tutto permeato dalla presenza in line-up di diversi poli-strumentisti molti dei quali dediti anche all’inserimento di strumenti della classica tradizione folkeggiante nordica, e probabilmente per una migliore varietà non sarebbe guastata anche l’inflessione di suoni più “mediterranei”.
Ma il genere del resto (denominato per l’appunto viking) di certo permea proprio quella che è la tradizione nordica, è lì che è nata ed è da lì che tutti gli altri gruppi hanno preso ispirazione, ed è a mio modesto parere proprio questo il limite del genere trovando molto spesso band greche, italiane o chi per loro, a cantare di fredde e desolate lande ma questo è decisamente un altro discorso.
Il cantato riflette proprio la dicotomia di cui sopra, con un’alternanza piuttosto parificata nelle durate di growling e clean vocals, fermo restando che la loro immancabile comparsa la fanno anche diverse voci femminili a volte positive altre volte un pò meno.
Un lavoro che dunque attirerà sicuramente gli amanti del genere ma che può essere tranquillamente tralasciato da gente disinteressata, per loro bastano ed avanzano i Finntroll…
Track-list:
01. Before Battle I Embrace
02. Hoplites Awaiting Command
03. Hugin & Munin
04. Gimnismol (The Ballad of Grimnir)
05. Hogtid
06. Sworn to the Raven
07. Great God Pan
08. Drakkars in the Mist
09. Midgard Farewell
10. De tause fjell
11. If I Should Fall
12. When Long Ships Arrive
13. On Wings Divine
14. Thunders of War
15. The Bane of Giants
16. Kingdom of the Shades
17. The Riding of the Queen Boudiccea
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