AGAINST THE TIDE - "Towards the Nothing"
(Demo, Autoproduzione, Aprile 2008)
Voto: 7/10
Genere: Gothic/Death
Line-up: Giovanni Parisi (voce, tutti gli strumenti)
Prima demo per Against the Tide il progetto one-man band di Giovanni Parisi già conosciuto nell’ underground locale per aver militato negli Embrace my Ruin validissima gothic/death band partenopea.
Il lavoro in questione è stato interamente eseguito e registrato da Giovanni presso i Nero Sound Studio di Pomigliano d’Arco e si compone di tre tracce più un’intro che si dipanano per un totale di 17 minuti circa.
Il genere proposto pone le sue basi su un death metal melodico per certi versi quasi al limite dello swedish potente e d’impatto ma che innesta al suo interno fortissime influenze provenienti dal gothic degna eredità del suo passato musicale. Sono sicuramente Nigthrage e Swallow the Sun i riferimenti (in termini di genere) della musica di Against the Tide ed il risultato è una demo soprendente; eh sì, perchè "Towards the Nothing" è un lavoro maturo, sofferto, malinconico ed estremamente vario capace com’è di passare da vere e proprie sfuriate death ad aperture melodiche improvvise capaci in certi tratti di esplorare territori quasi affini al doom dei primi Katatonia e Forest of Shadows (il sound di questi ultimi si può chiaramente evincere dal break centrale di "Acid Tears").
Se a tutto ciò aggiungiamo suoni registati alla grande (qualità decisamente superiore alla media di un normale demo) ed una perizia strumentale assolutamente degna di nota, il voto in questione non potrebbe essere altrimenti.
Parlavamo per l’appunto della struttura dei questo "Towards the Nothing" aperto da un’intro dal sapore "elettronico" cui cede subito il passo a "Parasites" brano dalla forte caratterizzazione swedish che mette subito in chiaro come questo lavoro ami particolarmente mischiare l’ impatto e la velocità del più classico sound ‘extreme-metal’ con le atmosfere più sulfuree e gothicheggianti; atmosfere quest’ultime che si fanno ancora più interessanti con la successiva "Acid Tears" che reputo senza ombra di dubbio il brano migliore del lotto con la già descritta apertura melodica centrale da brividi in cui un riff di chiara matrice Katatonia è accompagnato da un sintetizzatore che scandisce una sorta di crescendo finale.
A chiudere le danze ci pensa "Beyond the Lie" in cui Giovanni si dimostra a suo agio anche alle prese con un metal più estremo essendo quest’ultimo brano fortemente tipizzato da un’aura death metal classica solo parzialmente mitigata da un breve arpeggio centrale.
Molto azzeccati paiono anche gli inserimenti di tastiere e pianoforte che fanno il loro ingresso nel finale della già citata – e stupenda – "Acid Tears".
Note stonate? Assolutamente non ce ne sono, anche se il lavoro perde un pochino solo per due caratteristiche: la presenza della drum-machine in alcuni tratti troppo invadente (ma che più che altro penalizza per l’approccio stesso piuttosto "freddo" insito nella natura dello strumento) ed in alcuni casi il growling che perde qualcosina rispetto al serratissimo screaming che caratterizza per l’ intero il resto della proposta. Ma sarebbe davvero trovare il pelo nell’ uovo di un lavoro che si dimostra già maestoso, ora a Giovanni va solo l’augurio di trovare musicisti seri e preparati che lo possano aiutare quantomeno a portare dal vivo questo progetto che merita assolutamente di essere diffuso.
Track-list:
01. Intro - Towards the Nothing
02. Parasites
03. Acid Tears
04. Beyond the Lie
(Demo, Autoproduzione, Aprile 2008)
Voto: 7/10
Genere: Gothic/Death
Line-up: Giovanni Parisi (voce, tutti gli strumenti)
Prima demo per Against the Tide il progetto one-man band di Giovanni Parisi già conosciuto nell’ underground locale per aver militato negli Embrace my Ruin validissima gothic/death band partenopea.
Il lavoro in questione è stato interamente eseguito e registrato da Giovanni presso i Nero Sound Studio di Pomigliano d’Arco e si compone di tre tracce più un’intro che si dipanano per un totale di 17 minuti circa.
Il genere proposto pone le sue basi su un death metal melodico per certi versi quasi al limite dello swedish potente e d’impatto ma che innesta al suo interno fortissime influenze provenienti dal gothic degna eredità del suo passato musicale. Sono sicuramente Nigthrage e Swallow the Sun i riferimenti (in termini di genere) della musica di Against the Tide ed il risultato è una demo soprendente; eh sì, perchè "Towards the Nothing" è un lavoro maturo, sofferto, malinconico ed estremamente vario capace com’è di passare da vere e proprie sfuriate death ad aperture melodiche improvvise capaci in certi tratti di esplorare territori quasi affini al doom dei primi Katatonia e Forest of Shadows (il sound di questi ultimi si può chiaramente evincere dal break centrale di "Acid Tears").
Se a tutto ciò aggiungiamo suoni registati alla grande (qualità decisamente superiore alla media di un normale demo) ed una perizia strumentale assolutamente degna di nota, il voto in questione non potrebbe essere altrimenti.
Parlavamo per l’appunto della struttura dei questo "Towards the Nothing" aperto da un’intro dal sapore "elettronico" cui cede subito il passo a "Parasites" brano dalla forte caratterizzazione swedish che mette subito in chiaro come questo lavoro ami particolarmente mischiare l’ impatto e la velocità del più classico sound ‘extreme-metal’ con le atmosfere più sulfuree e gothicheggianti; atmosfere quest’ultime che si fanno ancora più interessanti con la successiva "Acid Tears" che reputo senza ombra di dubbio il brano migliore del lotto con la già descritta apertura melodica centrale da brividi in cui un riff di chiara matrice Katatonia è accompagnato da un sintetizzatore che scandisce una sorta di crescendo finale.
A chiudere le danze ci pensa "Beyond the Lie" in cui Giovanni si dimostra a suo agio anche alle prese con un metal più estremo essendo quest’ultimo brano fortemente tipizzato da un’aura death metal classica solo parzialmente mitigata da un breve arpeggio centrale.
Molto azzeccati paiono anche gli inserimenti di tastiere e pianoforte che fanno il loro ingresso nel finale della già citata – e stupenda – "Acid Tears".
Note stonate? Assolutamente non ce ne sono, anche se il lavoro perde un pochino solo per due caratteristiche: la presenza della drum-machine in alcuni tratti troppo invadente (ma che più che altro penalizza per l’approccio stesso piuttosto "freddo" insito nella natura dello strumento) ed in alcuni casi il growling che perde qualcosina rispetto al serratissimo screaming che caratterizza per l’ intero il resto della proposta. Ma sarebbe davvero trovare il pelo nell’ uovo di un lavoro che si dimostra già maestoso, ora a Giovanni va solo l’augurio di trovare musicisti seri e preparati che lo possano aiutare quantomeno a portare dal vivo questo progetto che merita assolutamente di essere diffuso.
Track-list:
01. Intro - Towards the Nothing
02. Parasites
03. Acid Tears
04. Beyond the Lie
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