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LAHMIA - "Eternal Memories"

LAHMIA - "Eternal Memories"
(Demo, Autoproduzione, Gennaio 2007)

Voto: 6,5/10

Genere: Gothic/Thrash





Nati nel 2001 come thrash metal band ispirata dai maestri Megadeth, i Lahmia hanno subìto profonde evoluzioni fino ad arrivare a forgiare il sound attuale rinvenibile nel primo demo ufficiale "An Eternal Memory" pubblicato nel 2007.

La band romana, che può vantare anche una presenza al Gods of Metal 2007 selezionata tra le partecipanti al contest MySpace, presenta dunque una miscela sonora particolare.
Prendete una base power-thrash ed aggiungetevi una particolare predilezione per il gothic, passando in tal senso dal riffing dei Katatonia più decadenti fino ai più tradizionalisti Sentenced periodo-"Crimson" (ascoltare il ritornello di "Winter’s Funeral" tanto per capirci), ed infine vaghe reminescenze death ed avrete un’idea di come suonano questi Lahmia.
Un sound abbastanza personale insomma, che probabilmente potrebbe ancora essere meglio forgiato ma che già presenta evidenti spunti d’interesse. Tre sono le tracce che compongono questo "Eternal Memories", dalla durata media piuttosto elevata ed abbastanza variegate al loro interno. Si parte così con "Total War" brano dall’appeal più aggressivo dotato di un intermezzo acustico ed un finale in crescendo che riesce a dare un senso agli 8 minuti di durata, fino a proseguire con "Crystal Heart" probabilmente il brano maggiormente gothic-oriented del lotto, fino a concludere con la già citata "Winter’s Funeral" perfetta linea di congiunzione tra il gothic classico dei Sentenced (specie nel ritornello, come già detto in cui persino la voce sembra "rubata"a Ville Laihiala) ed elementi più estremi, thrash su tutti ma anche death in particolar modo per la progressione del brano che sfocia in un growling piuttosto conciso; anche in questo caso stiamo parlando di un brano piuttosto lungo come minutaggio, e pare essere questo l’ orientamento principale a livello compositivo dei Lahmia visto che la sola "Crystal Heart" non supera i 6 minuti di durata.
La perizia tecnica è buona, poco spazio a virtuosismi fini a sè stessi ma suoni in generale decisamente interessanti, prestazione vocale senza pecche sia nel cantato pulito che nei – rari – stacchi in growling. Da decidere meglio è probabilmente la strada musicale da seguire, nel senso che il lavoro pur presentando caratteri di originalità alla fine tende ad essere troppo dispersivo viste le tante influenze convogliate. Magari maggiore attenzione su quest’ultimo punto potrebbe portare i nostri a migliorare ulteriormente la qualità della proposta che comunque rimane valida.

Track-list:

01. Total War
02. Crystal Heart
03. Winter's Funeral
04. Necromancia
05. Lahmia

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