SYRIUS - "Mankind is a Silent Wasteland"
(EP, Autoproduzione, 2013)
Voto: 7/10
Genere: Black Metal
Line-up: M. (voce), Asha (chitarra), Ferox (basso), Hades (tastiere), Nutty (batteria)
Interessantissimo ep quello proposto dai nostrani Syrius giunti con il qui presente Mankind is a Silent Wasteland alla pubblicazione del loro primo lavoro discografico.
La band, relativamente giovane che si avvale di diversi membri della scena black metal italica nasce nel 2008 per volere di Ferox e Nutty rispettivamente batterista e bassista ed inizia a proporre cover dei classici della scena prima di iniziare a produrre materiale proprio grazie all’ingresso in line-up del chitarrista Asha e del tastierista Hades che inizia a muovere il sound verso un black maggiormente evocativo e sinfonico. L’ultimo step avviene con l’ingresso del vocalist M. meglio conosciuto come XeS già voce di una realtà consolidata della scena quali gli Infernal Angels nonchè nei progetti paralleli Byblis e Lylium band torinese con la quale il vocalist ha iniziato una soddisfacente collaborazione.
Da un punto di vista stilistico ci troviamo di fronte ad un lavoro che, malgrado la durata esigua, riesce a inquadrare al meglio quelle che sono le influenze della band. In particolar modo i Syrius ci propongono un black metal potente ed evocativo con massicci inserti tastieristici che rimandano molto per certi versi alla scena ellenica; evidenti sono in tal senso le influenze dei Rotting Christ ma direi anche dei Septic Flesh periodo "Mystic Places of Dawn".
Nulla a che vedere, come potrebbe lasciar immaginare la presenza di un tastierista in line-up, con il concetto già trito e ri-trito di black metal sinfonico…Mankind is a Silent Wasteland scorre via diretto e deciso sulle note di un black metal atmosferico (di qui gli evidenti e già citati rimandi ai Septic Flesh) in cui il tappeto tastieristico rende evocativo e per certi versi epico un sound che denota una freschezza compositiva elevata su cui si staglia lo screaming infernale di M. che denota al solito una grande poliedricità vocale.
Forti di una produzione e missaggio decisamente professionale i Syrius ci danno un piccolo saggio di quello che si andrà ad ascoltare con l’opener Revelation che parte con un’intro tastieristica da brivido sferzata da un’improvvisa accelerazione ai limiti del death; il brano in questione è decisamente quello più "classico" del lotto giostrato da chitarre e ritmiche forsennate come da buona tradizione black ed il tappeto sonoro creato dalle tastiere di Hades che accompagnano per l’intera durata il brano senza risultare pesanti ed anzi conferendo quell’atmosfera particolare di cui i Syrius sembrano essere maestri. Il finale particolarmente evocativo dello stesso brano in cui M. si cimenta anche con la voce pulita riporta alla mente anche i primi Moonspell.
Più malinconica risulta la successiva Deep Impression aperta dal solito giro tastieristico e caratterizzata da ritmi meno forsennati specie a partire dall’intermezzo centrale in cui viene ripreso il passaggio di tastiera che introduceva il brano rallentando ancora più decisamente i ritmi prima della sfuriata finale.
Ma la caratteristica principale dei nostri è quella di non seguire un canovaccio studiato a tavolino ma proporre il genere nelle sue più varie sfaccettature; e sotto questo punto di vista non può non essere citata la successiva Chosen by the Fire dall’incedere quasi drammatico, un gioiellino di black metal in cui si mischiano cadenze quasi malinconiche in cui l’influenza dei primissimi Arcturus fa ad evidenza capolino.
Una malinconia che pervade anche la successiva, meravigliosa, Lux Aeterna dall’incedere sulfureo che da da contraltare all’ultimo pezzo Insomnia che mantiene inalterata una certa drammaticità a livello di sound arricchita tralaltro da un cantato in italiano decisamente apprezzabile.
Un ep davvero ben fatto, ben prodotto, dal sound incontaminato; un piccolo gioiellino decadente che si spera possa essere solo il preludio per future e più corpose produzioni. La sensazione è che i Syrius siano una creatura in continua evoluzione e se si darà seguito a quanto mostrato nelle cinque tracce di Mankind is a Silent Wasteland ecco che l’underground tricolore potrebbe arricchirsi di un’altra grande band.
Una nota di merito infine va data all’artwork, una rappresentazione che sembra incarnare alla perfezione l’immagine e l’anima della band stessa, degno preludio a quello che si andrà ad ascoltare nell’album.
Track-list:
01. Revelation
02. Deep Impression
03. Choosen by the Fire
04. Luz Aeterna
05. Insomnia
(EP, Autoproduzione, 2013)
Voto: 7/10
Genere: Black Metal
Line-up: M. (voce), Asha (chitarra), Ferox (basso), Hades (tastiere), Nutty (batteria)
Interessantissimo ep quello proposto dai nostrani Syrius giunti con il qui presente Mankind is a Silent Wasteland alla pubblicazione del loro primo lavoro discografico.
La band, relativamente giovane che si avvale di diversi membri della scena black metal italica nasce nel 2008 per volere di Ferox e Nutty rispettivamente batterista e bassista ed inizia a proporre cover dei classici della scena prima di iniziare a produrre materiale proprio grazie all’ingresso in line-up del chitarrista Asha e del tastierista Hades che inizia a muovere il sound verso un black maggiormente evocativo e sinfonico. L’ultimo step avviene con l’ingresso del vocalist M. meglio conosciuto come XeS già voce di una realtà consolidata della scena quali gli Infernal Angels nonchè nei progetti paralleli Byblis e Lylium band torinese con la quale il vocalist ha iniziato una soddisfacente collaborazione.
Da un punto di vista stilistico ci troviamo di fronte ad un lavoro che, malgrado la durata esigua, riesce a inquadrare al meglio quelle che sono le influenze della band. In particolar modo i Syrius ci propongono un black metal potente ed evocativo con massicci inserti tastieristici che rimandano molto per certi versi alla scena ellenica; evidenti sono in tal senso le influenze dei Rotting Christ ma direi anche dei Septic Flesh periodo "Mystic Places of Dawn".
Nulla a che vedere, come potrebbe lasciar immaginare la presenza di un tastierista in line-up, con il concetto già trito e ri-trito di black metal sinfonico…Mankind is a Silent Wasteland scorre via diretto e deciso sulle note di un black metal atmosferico (di qui gli evidenti e già citati rimandi ai Septic Flesh) in cui il tappeto tastieristico rende evocativo e per certi versi epico un sound che denota una freschezza compositiva elevata su cui si staglia lo screaming infernale di M. che denota al solito una grande poliedricità vocale.
Forti di una produzione e missaggio decisamente professionale i Syrius ci danno un piccolo saggio di quello che si andrà ad ascoltare con l’opener Revelation che parte con un’intro tastieristica da brivido sferzata da un’improvvisa accelerazione ai limiti del death; il brano in questione è decisamente quello più "classico" del lotto giostrato da chitarre e ritmiche forsennate come da buona tradizione black ed il tappeto sonoro creato dalle tastiere di Hades che accompagnano per l’intera durata il brano senza risultare pesanti ed anzi conferendo quell’atmosfera particolare di cui i Syrius sembrano essere maestri. Il finale particolarmente evocativo dello stesso brano in cui M. si cimenta anche con la voce pulita riporta alla mente anche i primi Moonspell.
Più malinconica risulta la successiva Deep Impression aperta dal solito giro tastieristico e caratterizzata da ritmi meno forsennati specie a partire dall’intermezzo centrale in cui viene ripreso il passaggio di tastiera che introduceva il brano rallentando ancora più decisamente i ritmi prima della sfuriata finale.
Ma la caratteristica principale dei nostri è quella di non seguire un canovaccio studiato a tavolino ma proporre il genere nelle sue più varie sfaccettature; e sotto questo punto di vista non può non essere citata la successiva Chosen by the Fire dall’incedere quasi drammatico, un gioiellino di black metal in cui si mischiano cadenze quasi malinconiche in cui l’influenza dei primissimi Arcturus fa ad evidenza capolino.
Una malinconia che pervade anche la successiva, meravigliosa, Lux Aeterna dall’incedere sulfureo che da da contraltare all’ultimo pezzo Insomnia che mantiene inalterata una certa drammaticità a livello di sound arricchita tralaltro da un cantato in italiano decisamente apprezzabile.
Un ep davvero ben fatto, ben prodotto, dal sound incontaminato; un piccolo gioiellino decadente che si spera possa essere solo il preludio per future e più corpose produzioni. La sensazione è che i Syrius siano una creatura in continua evoluzione e se si darà seguito a quanto mostrato nelle cinque tracce di Mankind is a Silent Wasteland ecco che l’underground tricolore potrebbe arricchirsi di un’altra grande band.
Una nota di merito infine va data all’artwork, una rappresentazione che sembra incarnare alla perfezione l’immagine e l’anima della band stessa, degno preludio a quello che si andrà ad ascoltare nell’album.
Track-list:
01. Revelation
02. Deep Impression
03. Choosen by the Fire
04. Luz Aeterna
05. Insomnia
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