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PRESIDENT EVIL - "Back from Hell's Holiday"

PRESIDENT EVIL - "Back from Hell's Holiday"
(Full-lenght, Firefield Records, Febbraio 2013)

Voto: 6,5/10

Genere: Thrash 'n' roll

Line-up: Neal McCocker (voce), Ace (chitarra), James Lars (chitarra), Mr.Godspeed (basso), Diamond D. (batteria)


A cinque anni di distanza dal predecessore e dopo un periodo piuttosto "travagliato" in termini di cambi di lineup, tornano a farsi sentire i tedeschi President Evil con il loro nuovo Back from Hell’s Holiday.

Si tratta del terzo lavoro in studio per i teutonici che nell’occasione si rifanno il look con l’ingresso in formazione di un nuovo vocalist (Neal McCocker) e di Mr.Godspeed  al basso. Un periodo piuttosto burrascoso in tal senso se si pensa che la band di Brema aveva dovuto già sostituire dietro al microfono Johnny Holze ugola del precedente Hell in a Box con Cristopher Birx la cui attività si è fermata tuttavia solo a delle "comparsate" live e la partecipazione ad un solo pezzo dell’album in questione (Never Ending Sin of Life).
Risolti insomma i problemi di formazione, i President Evil possono finalmente tornare in pista con il nuovo album che risente giocoforza del periodo altalenante della band e soprattutto dell’impostazione vocale del nuovo singer totalmente differente da quello sentito nei primi due lavori della band orientati com’erano ad un thrash ‘n roll dalle forti influenze punkish, diretto e sfrontato.
Di sicuro i President Evil non hanno perso il loro spirito ma è inevitabile come l’impostazione vocale di McCocker dotato di una timbrica più calda e "baritonale" abbia dovuto giocoforza modificare anche l’impostazione musicale della band che ora sacrifica la componente maggiormente punk a vantaggio di un’impostazione decisamente più orientata sul rock ‘n roll con pesanti innesti stoner.
Il risultato è un album decisamente più maturo, molto più "suonato" ma che perde in parte quella sfrontatezza e quella freschezza che tanto mi avevano colpito precedentemente.
Back from Hell’s Holiday rappresenta tuttavia un ascolto più che valido, composto da brani semplici nella struttura quanto estremamente accattivanti, forse un pò troppo scontati ed omogenei tra loro ma che sicuramente hanno il loro fascino. Come già detto l’irruenza dei predecessori è decisamente accantonata, il sound è più tondo e le ritmiche più cadenzate; ciò non impedisce tuttavia ai tedeschi di tirar fuori una serie di composizioni che variano da un approccio più "ferale" come l’ottima e veloce Dirty Cage, Hell’s Holiday e Priest of Rock ‘n Roll al rock più cadenzato di Coffe & Cocaine (scelto dalla band come singolo), Angel o dell’accattivante Temptation.
In definitiva Back from Hell’s Holiday ci presenta una band più matura e meno sfrontata che in passato, confezionando un lavoro comunque più che degno forse un pò troppo "perfettino" ma che nei suoi 53 minuti di durata sa farsi ascoltare.

Track-list:

01. Intro
02. Dirty Cage
03. Coffee & Cocaine
04. Black (feat.Dan Nelson)
05. Cold Inside
06. Hell’s Holiday
07. Priest of Rock ‘n Roll
08. Angel
09. Temptation
10. Never Ending Sin of Life (feat.Chris Birx)
11. Hit the Score
12. Sad
13. Psycho Valley
14. Outro

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