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ONKEL TOM ANGELRIPPER - "Nunc est Bibendum"

ONKEL TOM ANGELRIPPER - "Nunc est Bibendum"
(Full-lenght, Drakkar GMBH, Agosto 2011)

Voto: 6/10

Genere: Thrash Metal

Line-up: Tom Angelripper (voce), Celli (chitarra), Alex Kraft (chitarra), Marc (basso), Cornelius Rambadt (batteria)


A volte ritornano… eccoci dunque, a distanza di undici anni dall’ultima uscita, a commentare un nuovo album solista di Tom Angelripper per i (pochi si spera) meno informati icona e frontman dei Sodom uno dei gruppi di punta del movimento thrash teutonico.

Nato come un divertissement generale, nel periodo di maggior "crisi d’identità" suo e di una band (per l’appunto i Sodom) che male aveva metabolizzato nella prima metà dei 90’s l’avanzare del nuovo nella scena metal in generale, arrivò un successo non indifferente a suo tempo che nel corso degli anni convinse il musicista di Gelsenkirchen a proseguire con una serie di album cazzoni ed alcoolici a ritmo di thrash riadattato nelle classiche atmosfere folkeggianti e da "birreria" che tanto successo hanno riscosso in Germania fino a far arrivare, quello che doveva essere un progetto estemporaneo, sul palco del Wacken in veste di headliner.
Il ritrovato successo dei Sodom convinse nel nuovo millennio il buon Tom a mettere nel cassetto il progetto ed ecco riproporsi a distanza di undici anni dall’ultimo full.
Per chi non avesse mai avuto modo di sentire la musica di Onkel Tom Angelripper, il genere proposto è quello che amo definire alcohoolic thrash metal, rimanendo sì ancorato alle sonorità della band madre ma tanto riadattando per l’occasione brani della cultura folk teutonica, quanto proponendo pezzi propri dal classico accento cazzone e birraiolo, brani da cantare a squarciagola nei pub ubriachi e col boccale in mano.
Inutile dire che un professionista dell’alcool quale Angelripper trova terreno fertile in certe proposte, al tutto va aggiunta la sua innata perizia di comporre musica accattivante, in grado di aggiungere un certa attitudine punkettona che rende i brani veloci e godibili.
Certo Nunc est Bibendum rispetto al passato paga un approccio più "raffinato" segno tangibile dei tempi che cambiano e di una certa maturità artistica acquisita nel corso degli anni che non sempre si riesce a mettere da parte.
Ne sono classico esempio brani come la title-track posta in apertura del lavoro, che non sfigurerebbe proprio all’interno di un album dei Sodom, o come Format C brano che fa del refrain il suo punto di forza, decisamente studiato e ben composto nella struttura.
Wenn Der Zapfhahn Kräht o Bier rappresentano invece i brani più legati al passato di Onkel Tom, Lemmy macht mir Mut e Bon Scott hab ich noch Live Gehsen sono due omaggi a delle icone tanto importanti nella formazione musicale di Angelripper, mentre con In Junkers Kneipe non manca il solito rimando al folk tedesco.
Avrete capito da sè che Nunc est Bibendum è un album da non pendere assolutamente sul serio, e lo stesso Angelripper lo sa… sicuramente "ermetico" per la platea mondiale (i testi sono tutti in tedesco) e decisamente mirato al mercato teutonico, rappresenta comunque un lavoro divertente con cui passare cinquantuno minuti di spensieratezza e senza troppi problemi.

Track-list:

01. Nunc est Bibendum
02. Wenn del Zapfahahn kraht
03. Auf immer und ewig
04. In Junkers Kneipe
05. Format C
06. Bier
07. Wie das Glas in meiner Hand
08. Lemmy macht mir Mut
09. Bon Scott hab ich noch live gesehen
10. Schade, dass man Bier nicht ficken kann
11. Ich hab Dich zum fressen gern
12. Ein Heller und ein Batzen
13. Auf nach Wacken
14. 1516
15. Drink doch ene met

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