ANTHRAX - "Worship Music"
(Full-lenght, Megaforce Records, Settembre 2011)
Voto: 4/10
Genere: Heavy/Thrash
Line-up: Joey Belladonna (voce), Scott Ian (chitarra), Rob Caggiano (chitarra), Frank Bello (basso), Charlie Benante (batteria)
Dopo sette anni di attesa, e dopo diversi mesi di grande aspettativa da parte di fans e non solo, ecco risentirsi gli Anthrax che sull’onda di una ritrovata popolarità dettata da quel progetto a parere del sottoscritto inutile chiamato "Big 4", e dopo una telenovela durata troppo relativamente al singer con il re-integro di Joey Belladonna in passato protagonista del periodo migliore della band (il primo corso), danno alle stampe questo Worship Music.
Non mi piace generalmente girare intorno alle parole, immaginiamo per un album come questo, e pertanto sarò diretto e conciso: Worship Music è una fetecchia pazzesca, senza dubbio il peggior album di sempre dei thrashers di New York.
Abbandonando ogni tipo di sudditanza psicologica, è stato chiaro fin dall’inizio…del resto già ascoltando in anteprima il singolo The Devil you Know non è che mi aspettassi chissà cosa, ma gli Anthrax sono riusciti a fare addirittura di peggio!
Partiamo da quello che a detta della band i fans si sarebbero dovuti aspettare da questo Worship Music: thrash metal con forti influenze moderniste… cosa c’è di thrash metal in questo album? Nulla, se non le ritmiche forsennate di Charlie Benante, gli assoli di Caggiano e qualche classico coretto leccaculo sparso qua e la. Bene… cosa c’è di "moderno"? Nulla, se non una produzione cristallina e potente, ma del 2011 basta questo per definire un album "moderno"? NO!
In parole povere, Worship Music è un modestissimo album heavy/power/thrash da non confondere assolutamente con Nevermore e compagnia varia tanto nella qualità musicale quanto nella proposta che qui si riduce ad un pastone ruffiano e volutamente studiato a tavolino.
Cosa sia balenato nella testa di musicisti pur validi e blasonati come questi è difficile da dire così come è semplice intuire che quella degli Anthrax è l’ennesima "operazione presunzione" come a dire, tanto i nostri fans li abbiamo e l’album verrà accettato.
Ma passiamo a parlare del lato musicale: si parte con la intro, Worship assolutamente insignificante e ridicola che fa da apripista a Earth on Hell brano che racchiude nella martellante sezione ritmica in avvio tutte le proprie cartucce, ovvero quattro secondi un po pochini, che dite?
Il singolo lo conosceranno in molti, The Devil you Know giocato su chitarre stoppate e ripartenze che lasciano il tempo che trovano. Fight’em til you Can’t e The Crawl sono addirittura ridicole nel loro incidere, ricalcando in parte quanto fatto (di brutto) dagli Anthrax negli ultimi anni con Bush dietro il microfono.
Ed è proprio da quest’ultima affermazione che voglio ripartire, perchè mantenendo lo stesso sound degli ultimi anni, peggiorandolo anche, che senso ha avuto dare il benservito al precedente singer e affidarsi all’attesissimo ritorno di Belladonna? Ve lo dico io: puro e semplice MARKETING.
Per il resto c’è poco da parlare o da giustificare, i brani sono tutti uguali tra loro stessi, la prestazione vocale di Belladonna non è nemmeno paragonabile a quella dei tempi, e questo Worship Music non farà che passare alla storia come l’ennesimo capitolo dell’oblìo di una band che ormai si regge solo con i fasti del passato e con le nuove generazioni di fans che accorrono a vederli dal vivo giusto perchè insieme a loro suonano gli altri artisticamente finiti Metallica e Megadeth… che tristezza!
Track-list:
01. Worship
02. Earth on Hell
03. The Devil You Know
04. Fight 'Em til You Can't
05. I'm Alive
06. Hymn 1
07. In the End
08. The Giant
09. Hymn 2
10. Judas Priest
11. Crawl
12. The Constant
13. Revolution Screams
14. New Noise (Refused cover)
(Full-lenght, Megaforce Records, Settembre 2011)
Voto: 4/10
Genere: Heavy/Thrash
Line-up: Joey Belladonna (voce), Scott Ian (chitarra), Rob Caggiano (chitarra), Frank Bello (basso), Charlie Benante (batteria)
Dopo sette anni di attesa, e dopo diversi mesi di grande aspettativa da parte di fans e non solo, ecco risentirsi gli Anthrax che sull’onda di una ritrovata popolarità dettata da quel progetto a parere del sottoscritto inutile chiamato "Big 4", e dopo una telenovela durata troppo relativamente al singer con il re-integro di Joey Belladonna in passato protagonista del periodo migliore della band (il primo corso), danno alle stampe questo Worship Music.
Non mi piace generalmente girare intorno alle parole, immaginiamo per un album come questo, e pertanto sarò diretto e conciso: Worship Music è una fetecchia pazzesca, senza dubbio il peggior album di sempre dei thrashers di New York.
Abbandonando ogni tipo di sudditanza psicologica, è stato chiaro fin dall’inizio…del resto già ascoltando in anteprima il singolo The Devil you Know non è che mi aspettassi chissà cosa, ma gli Anthrax sono riusciti a fare addirittura di peggio!
Partiamo da quello che a detta della band i fans si sarebbero dovuti aspettare da questo Worship Music: thrash metal con forti influenze moderniste… cosa c’è di thrash metal in questo album? Nulla, se non le ritmiche forsennate di Charlie Benante, gli assoli di Caggiano e qualche classico coretto leccaculo sparso qua e la. Bene… cosa c’è di "moderno"? Nulla, se non una produzione cristallina e potente, ma del 2011 basta questo per definire un album "moderno"? NO!
In parole povere, Worship Music è un modestissimo album heavy/power/thrash da non confondere assolutamente con Nevermore e compagnia varia tanto nella qualità musicale quanto nella proposta che qui si riduce ad un pastone ruffiano e volutamente studiato a tavolino.
Cosa sia balenato nella testa di musicisti pur validi e blasonati come questi è difficile da dire così come è semplice intuire che quella degli Anthrax è l’ennesima "operazione presunzione" come a dire, tanto i nostri fans li abbiamo e l’album verrà accettato.
Ma passiamo a parlare del lato musicale: si parte con la intro, Worship assolutamente insignificante e ridicola che fa da apripista a Earth on Hell brano che racchiude nella martellante sezione ritmica in avvio tutte le proprie cartucce, ovvero quattro secondi un po pochini, che dite?
Il singolo lo conosceranno in molti, The Devil you Know giocato su chitarre stoppate e ripartenze che lasciano il tempo che trovano. Fight’em til you Can’t e The Crawl sono addirittura ridicole nel loro incidere, ricalcando in parte quanto fatto (di brutto) dagli Anthrax negli ultimi anni con Bush dietro il microfono.
Ed è proprio da quest’ultima affermazione che voglio ripartire, perchè mantenendo lo stesso sound degli ultimi anni, peggiorandolo anche, che senso ha avuto dare il benservito al precedente singer e affidarsi all’attesissimo ritorno di Belladonna? Ve lo dico io: puro e semplice MARKETING.
Per il resto c’è poco da parlare o da giustificare, i brani sono tutti uguali tra loro stessi, la prestazione vocale di Belladonna non è nemmeno paragonabile a quella dei tempi, e questo Worship Music non farà che passare alla storia come l’ennesimo capitolo dell’oblìo di una band che ormai si regge solo con i fasti del passato e con le nuove generazioni di fans che accorrono a vederli dal vivo giusto perchè insieme a loro suonano gli altri artisticamente finiti Metallica e Megadeth… che tristezza!
Track-list:
01. Worship
02. Earth on Hell
03. The Devil You Know
04. Fight 'Em til You Can't
05. I'm Alive
06. Hymn 1
07. In the End
08. The Giant
09. Hymn 2
10. Judas Priest
11. Crawl
12. The Constant
13. Revolution Screams
14. New Noise (Refused cover)
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