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NEURAXIS - "Asylon"
(Full-lenght, Prosthetic Records, Febbraio 2011)

Voto: 7,5/10

Genere: Death Metal

Line-up: Oliver Pinard (basso), Olivier Beaudoin (batteria), R.Milley (chitarra), Alex LeBlanc (voce)


Gran bel lavoro quello dei canadesi Neuraxis, band da sempre all’ombra e forse poco conosciuta ma in realtà attiva da ormai 15 anni e con già cinque full-lenght alle spalle.

Da sempre alfieri di un technical death metal affilatissimo e con interessanti inflessioni melodiche, queste ultime presenti soprattutto negli ultimi due lavori, i canadesi per l’occasione affilano le armi e tirano fuori un gioiellino che rappresenta per il sottoscritto una delle note più liete (discograficamente parlando) di un inizio anno piuttosto scialbo, perlomeno nel contesto musicale preferito dal sottoscritto.
Asylon rappresenta una vera e propria "mazzata" tra capo e collo…riffing intricatissimo, growling serrato, ed un sottofondo melodico inserito in maniera pressochè perfetta all’interno della proposta talvolta quasi "epicheggiante" (Savior & Destroyer).
Le influenze dei conterranei Kayaklysm non possono che essere un riflesso incondizionato ed i brani per quanto tecnici e intricati non superano quasi mai i quattro minuti di durata, qui si va dritto e diretto al sodo evitando i classici ed inutili orpelli fini a sè stessi, tanto per far capire di fronte a che tipo di album ci troviamo.
Un lavoro che incarna in tutto e per tutto lo spirito del genere proposto e quello che alla fine è il concetto più classico di death metal, le partiture tecniche sono solo una sfaccettatura della proposta di questi Neuraxis insomma.
Ed in tal senso una frattura rispetto agli ultimi due lavori c’è, ma possiamo considerare questo Asylon quasi come una sintesi di quello che i canadesi hanno proposto ultimamente, segno tangibile che anche rimanendo ben impiantati all’interno di un certo tipo di proposta si può maturare ed evolversi.
Verrebbe difficile anche parlare di un brano piuttosto che di un altro, tanto che l’album in questione picchia dall’inizio alla fine, partendo dalla velocissima Reptile passando per episodi ai limiti del brutal come in Sinister e concludendo con la più articolata (questa sì) Left to Devour.
Insomma, un album che non sembra presentare punti deboli, che non risulta prolisso ed al tempo stesso fine a sè stesso, e che pur rimanendo impantanato nel "putridume" tipicamente death presenta passaggi ed atmosfere decisamente degne di nota.
Tutti gli amanti di certo tipo di musica si fiondino su questo Asylon, ne vale veramente la pena!

Track-list:

01. Reptile
02. Asylum
03. Savior & Destroyer
04. By the Flesh
05. Sinister
06. Trauma
07. Resilience
08. Purity
09. V
10. Left to Devour

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