FOMENTO - "To Persevere is Diabolical"
(Full-lenght, Coroner Records, Marzo 2012)
Voto: 7/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Marco Krasinski (voce, basso), Umberto Maliziotti (batteria), Oz (chitarra), Fabrizio Damiani (chitarra)
Li avevo incrociati quattro anni fa, quasi per caso, sul palco del Rockhouse di Pescara al grido "Emo nun te temo…anzi te meno!"…li ritrovo oggi, ancor più maturi ed incazzati con il loro secondo lavoro della carriera.
E’ tosta questa band romana, dura e cruda, diretta e terribilmente grezza nel proporre un mix ben riuscito di thrash metal classico stampo con fortissime inflessioni hardcore (a dire il vero leggermente venute meno rispetto al passato) in una sorta di "ibrido" tra la brutalità tipica degli Slayer ed un’attitudine in pieno Cavalera-style.
To Persevere is Diabolical è un album che picchia duro, dalla prima all’ultima nota! Un inno ad uno stile musicale che non vuole e non tollera alcuna concessione del caso a melodia o fronzoli vari che oggi sembrano accompagnare obbligatoriamente ogni proposta che al suo interno contempli qualcosa di tipicamente "core"…
Dodici brani brutali e veloci come scheggie che in poco più di tre minuti di durata media per brano spazzano via tutto quello che c’è da spazzare.
Dotati di una produzione volutamente grezza, i Fomento danno così pieno sfogo a tutto ciò che evoca un monicker facilmente accostabile ad un concept che non può non porre le proprie basi nella brutalità e nell’incazzatura più totale.
Beware the Ides of March pezzo iniziale del lavoro serve proprio sotto questo punto di vista a mettere in chiaro le peculiarità della proposta dei capitolini.
Certo chi si aspetta un album quantomeno vario rimarrà probabilmente deluso da questo To Persevere is Diabolical ma non è certo su queste particolarità che si può giudicare un lavoro come questo.
Con un vero e proprio "animale" dietro le pelli (Umberto Maliziotti) risulta ancora più facile scandire i ritmi di un lavoro che probabilmente presenta uno dei pochi difetti nell’eccessivo "sacrificio" del basso del singer Marko Krasinski, una scelta probabilmente voluta dalla band stessa vista l’autorevole coppia di asce a disposizione del duo Fabrizio Damiani/Tommy Aurizzi.
Ascoltare oltre alla citata opener altri pezzi di immane violenza sonora quali Devil’s Trill o per rendersi conto della "mission" dei Fomento.
Un album duro e crudo, grezzo e ben impostato. Una realtà che dal vivo trasmette tanto e che con questo To Persevere is Diabolical ha dimostrato di poter fare la propria porca figura anche su disco.
Track-list:
01. Beware th Ides of March
02. The Skeleton Coast
03. Devil's Trill
04. The Dysteleological Argument
05. Predominance
06. Monster Mobster
07. Desecrators
08. Blood Pact
09. The Mud Machine
10. In the Sixth Day
11. Necropotency
12. On My Father's Grave
(Full-lenght, Coroner Records, Marzo 2012)
Voto: 7/10
Genere: Thrash Metal
Line-up: Marco Krasinski (voce, basso), Umberto Maliziotti (batteria), Oz (chitarra), Fabrizio Damiani (chitarra)
Li avevo incrociati quattro anni fa, quasi per caso, sul palco del Rockhouse di Pescara al grido "Emo nun te temo…anzi te meno!"…li ritrovo oggi, ancor più maturi ed incazzati con il loro secondo lavoro della carriera.
E’ tosta questa band romana, dura e cruda, diretta e terribilmente grezza nel proporre un mix ben riuscito di thrash metal classico stampo con fortissime inflessioni hardcore (a dire il vero leggermente venute meno rispetto al passato) in una sorta di "ibrido" tra la brutalità tipica degli Slayer ed un’attitudine in pieno Cavalera-style.
To Persevere is Diabolical è un album che picchia duro, dalla prima all’ultima nota! Un inno ad uno stile musicale che non vuole e non tollera alcuna concessione del caso a melodia o fronzoli vari che oggi sembrano accompagnare obbligatoriamente ogni proposta che al suo interno contempli qualcosa di tipicamente "core"…
Dodici brani brutali e veloci come scheggie che in poco più di tre minuti di durata media per brano spazzano via tutto quello che c’è da spazzare.
Dotati di una produzione volutamente grezza, i Fomento danno così pieno sfogo a tutto ciò che evoca un monicker facilmente accostabile ad un concept che non può non porre le proprie basi nella brutalità e nell’incazzatura più totale.
Beware the Ides of March pezzo iniziale del lavoro serve proprio sotto questo punto di vista a mettere in chiaro le peculiarità della proposta dei capitolini.
Certo chi si aspetta un album quantomeno vario rimarrà probabilmente deluso da questo To Persevere is Diabolical ma non è certo su queste particolarità che si può giudicare un lavoro come questo.
Con un vero e proprio "animale" dietro le pelli (Umberto Maliziotti) risulta ancora più facile scandire i ritmi di un lavoro che probabilmente presenta uno dei pochi difetti nell’eccessivo "sacrificio" del basso del singer Marko Krasinski, una scelta probabilmente voluta dalla band stessa vista l’autorevole coppia di asce a disposizione del duo Fabrizio Damiani/Tommy Aurizzi.
Ascoltare oltre alla citata opener altri pezzi di immane violenza sonora quali Devil’s Trill o per rendersi conto della "mission" dei Fomento.
Un album duro e crudo, grezzo e ben impostato. Una realtà che dal vivo trasmette tanto e che con questo To Persevere is Diabolical ha dimostrato di poter fare la propria porca figura anche su disco.
Track-list:
01. Beware th Ides of March
02. The Skeleton Coast
03. Devil's Trill
04. The Dysteleological Argument
05. Predominance
06. Monster Mobster
07. Desecrators
08. Blood Pact
09. The Mud Machine
10. In the Sixth Day
11. Necropotency
12. On My Father's Grave
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