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DESTRUCTION - "Day of Reckoning"

DESTRUCTION - "Day of Reckoning"
(Full-lenght, Nuclear Blast, Febbraio 2011)

Voto: 6/10

Genere: Thrash Metal

Line-up: Schmier (basso, voc), Mike Sifringer (chitarra), Vaaver (batteria)

Se è vero che due indizi fanno una prova, la prova ormai inizia a diventare "schiacciante".
Il primo indizio? Quel D.E.V.O.L.U.T.I.O.N. uscito ormai tre anni orsono…il secondo indizio? Il qui presente Day of Reckoning undicesimo parto degli ormai storici Destruction uno dei gruppi di punta della scena thrash metal teutonica.

Indizi che purtroppo non fanno che confermare come la vena creativa di Schmier e soci sembra continuare verso la fase discendente in cui i tedeschi sono caduti improvvisamente dopo un gran bell’album del calibro di Inventor of Evil probabilmente il migliore della discografia più moderna dei nostri.
Benchè dal vivo continuino ad essere una realtà importante e consolidata, la band non riesce a risollevarsi dalla mediocrità che l’aveva contraddistinta con l’ultima uscita e nemmeno l’ingresso in line-up del nuovo drummer Vaaver (Unsun) sembra riuscire a portare freschezza alla proposta.
Day of Reckoning finisce così per suonare troppo scontato, troppo piatto…il classico "compitino" eseguito tanto per rimpinguare una discografia che, per quanto vasta, non ha certo bisogno di uscite come queste.
In pratica i 45 minuti dell’album in questione fanno tutti perno sul singolo Hate is my Fuel che effettivamente tiene alto il tiro e che senza ombra di dubbio ha contribuito a dare ottima visibilità ad un lavoro che purtroppo per il resto non regge il confronto con la song appena citata.
Il resto dei brani è pura ostentazione di aggressività, e per quanto il riffing è sempre orientato alla riproposizione del classico Destruction-sound, sempre affilato e roccioso, e le vocals di Schmier siano sempre quelle aggressive ed abrasive che lo contraddistinguono, purtroppo i nostri hanno a che fare con idee annebbiate e brani troppo omogenei tra loro senza che alcuno si riesca a differenziare dalla massa per trovate interessanti.
La title track su tutte mostra segni di cedimento evidenti specie quando i tedeschi cercano di variare il tiro con un ritornello più melodico rispetto al resto del lotto, e la "cattiveria" di Armageddonizer o The Demon is God non bastano da sole a far svegliare dal torpore generale di un album che non riesce in nessun caso a decollare pur non rappresentando di per sè un lavoro totalmente da scartare.
Ma sinceramente da musicisti navigati e di un certo calibro quali sono ci si aspettava decisamente di più, specie per cercare di riscattare un passo falso come il predecessore.
Missione non riuscita…sarà per la prossima, ma ora c’è l’obbligo di non sbagliare di nuovo.

Track-list:

01. The Price
02. Hate is my Fuel
03. Armageddonizer
04. Devil's Advocate
05. Day of Reckoning
06. Sorcerer of Black Magic
07. Misfit
08. The Demon is God
09. Church of Disgust
10. Destroyer or Creator
11. Sheep of the Regime
12. Stand Up and Shout (Dio cover)

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