COFFINS - "Ancient Torture"
(Compilation, Deepsend Records, Febbraio 2011)
Voto: 7/10
Genere: Death/Doom
Line-up: varie
Tempo di celebrazioni anche per i Coffins, semisconosciuta ma affascinante realtà giapponese dedita ad un death/doom putrido e strisciante, per certi versi "malato" come ormai diversi platters provenienti dall’isola nipponica ci hanno ben abituato.
Dopo aver dato alle stampe nel corso di quindici anni di carriera appena tre full ma una quantità infinita di split con altre interessanti ed oscure realtà dell’underground mondiale, viene così fuori l’idea di unire questa immensa quantità di produzioni praticamente introvabili sul mercato in un’unica doppia compilation che regala finalmente al combo di Tokyo il giusto tributo.
Da un punto di vista musicale i Coffins non si distanziano più di tanto dal quel particolare sound portato in auge da Asphyx e Autopsy, ovvero bordate di sano death metal sporcate all’inverosimile; la vitalità compositiva dei giapponesi è tuttavia testimoniata da brani che malgrado si presentino strutturalmente un pò monotoni, col solito riff ripetuto all’inverosimile riescono a rendere quell’idea di marcio che si addice a lavori del genere.
Un brano dei Coffins insomma trasuda fango da tutti i pori, sia quando la band tende a pestare con assalti frontali quasi al limite del brutal, sia quando rallenta i ritmi avvicinandosi al lato più doom e canonico del genere.
Nella compilation in questione è stato dato ampio risalto al passato più recente della band che in tre anni, dopo l’uscita del già citato Buried Death, ha pubblicato la bellezza di otto split.
Tanta la carne al fuoco in questo doppio digipack, in cui in quasi due ore di musica i Coffins mettono a ferro e fuoco le orecchie dell’ascoltatore addentrandosi in una musica tanto grezza e ferale quanto terribilmente affascinante.
Si va dall’assalto frontale spietato e senza troppi fronzoli di Eat your Shit che non sfigurerebbe in un qualsiasi album dei Cannibal Corpse fino ad arrivare al sound più strisciante e cadenzato di Corpse Parade, Abysmal Blood Sea o Evil Infection. Nel mezzo anche tanti "tributi" che i nipponici fanno ai padri putativi del genere, e non solo.
Non manca quasi nulla, omaggiando i seminali Asphyx con la cover di Wasteland of Terror così come i Carnage (con la splendida The Day Man Lost) o ancora Bonesawer dei Pungent Stench e Acid Orgy dei Goatlord. Richiami più "classici" invece con Ebony Tears tratta dal primo album dei Cathedral e Warhead dei Venom proposta sia nella sua versione in studio che in sede live, altro punto forte della band giapponese.
Se siete insomma amanti di certo modo di suonare che sia cattivo, estremo, ma soprattutto sporco e putrido insomma i Coffins sono la classica band che fa per voi, ed in particolar modo questo doppio dischetto rappresenta senza ombra di dubbio un ottimo documento che riesce a proiettare al pubblico la band in tutte le sue sfaccettature.
CD1
01. Eat Your Shit
02. Corpse Parade
03. Offalgrinder
04. The Day Man Lost (Carnage cover)
05. The Cracks of Doom
06. Ebony Tears (Cathedral cover)
07. Decapitated Crawl (Morbid Way to Die mix)
08. Abysmal Blood Sea
09. Cremated Remains
10. Stillbirth
11. Wasteland of Terror (Asphyx cover)
CD2
01. Mortification to Ruin
02. Decapitated Crawl
03. Bonesawer (Pungent Stench cover)
04. Countless Grave
05. Evil Infection
06. Only Corpse
07. Acid Orgy (Goatlord cover)
08. Torture
09. Warhead (Venom cover)
10. Warhead (Venom cover, live)
(Compilation, Deepsend Records, Febbraio 2011)
Voto: 7/10
Genere: Death/Doom
Line-up: varie
Tempo di celebrazioni anche per i Coffins, semisconosciuta ma affascinante realtà giapponese dedita ad un death/doom putrido e strisciante, per certi versi "malato" come ormai diversi platters provenienti dall’isola nipponica ci hanno ben abituato.
Dopo aver dato alle stampe nel corso di quindici anni di carriera appena tre full ma una quantità infinita di split con altre interessanti ed oscure realtà dell’underground mondiale, viene così fuori l’idea di unire questa immensa quantità di produzioni praticamente introvabili sul mercato in un’unica doppia compilation che regala finalmente al combo di Tokyo il giusto tributo.
Da un punto di vista musicale i Coffins non si distanziano più di tanto dal quel particolare sound portato in auge da Asphyx e Autopsy, ovvero bordate di sano death metal sporcate all’inverosimile; la vitalità compositiva dei giapponesi è tuttavia testimoniata da brani che malgrado si presentino strutturalmente un pò monotoni, col solito riff ripetuto all’inverosimile riescono a rendere quell’idea di marcio che si addice a lavori del genere.
Un brano dei Coffins insomma trasuda fango da tutti i pori, sia quando la band tende a pestare con assalti frontali quasi al limite del brutal, sia quando rallenta i ritmi avvicinandosi al lato più doom e canonico del genere.
Nella compilation in questione è stato dato ampio risalto al passato più recente della band che in tre anni, dopo l’uscita del già citato Buried Death, ha pubblicato la bellezza di otto split.
Tanta la carne al fuoco in questo doppio digipack, in cui in quasi due ore di musica i Coffins mettono a ferro e fuoco le orecchie dell’ascoltatore addentrandosi in una musica tanto grezza e ferale quanto terribilmente affascinante.
Si va dall’assalto frontale spietato e senza troppi fronzoli di Eat your Shit che non sfigurerebbe in un qualsiasi album dei Cannibal Corpse fino ad arrivare al sound più strisciante e cadenzato di Corpse Parade, Abysmal Blood Sea o Evil Infection. Nel mezzo anche tanti "tributi" che i nipponici fanno ai padri putativi del genere, e non solo.
Non manca quasi nulla, omaggiando i seminali Asphyx con la cover di Wasteland of Terror così come i Carnage (con la splendida The Day Man Lost) o ancora Bonesawer dei Pungent Stench e Acid Orgy dei Goatlord. Richiami più "classici" invece con Ebony Tears tratta dal primo album dei Cathedral e Warhead dei Venom proposta sia nella sua versione in studio che in sede live, altro punto forte della band giapponese.
Se siete insomma amanti di certo modo di suonare che sia cattivo, estremo, ma soprattutto sporco e putrido insomma i Coffins sono la classica band che fa per voi, ed in particolar modo questo doppio dischetto rappresenta senza ombra di dubbio un ottimo documento che riesce a proiettare al pubblico la band in tutte le sue sfaccettature.
CD1
01. Eat Your Shit
02. Corpse Parade
03. Offalgrinder
04. The Day Man Lost (Carnage cover)
05. The Cracks of Doom
06. Ebony Tears (Cathedral cover)
07. Decapitated Crawl (Morbid Way to Die mix)
08. Abysmal Blood Sea
09. Cremated Remains
10. Stillbirth
11. Wasteland of Terror (Asphyx cover)
CD2
01. Mortification to Ruin
02. Decapitated Crawl
03. Bonesawer (Pungent Stench cover)
04. Countless Grave
05. Evil Infection
06. Only Corpse
07. Acid Orgy (Goatlord cover)
08. Torture
09. Warhead (Venom cover)
10. Warhead (Venom cover, live)
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