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HONEYBOMBS "There Is An Elephant In The Room" (Recensione)

Full-length, Underground Symphony Records
(2025)

Nuovo album per i nostrani Honeybombs che porta un titolo curioso come "There Is An Elephant In The Room", e subito veniamo catapultati nel metal degli anni Ottanta e con qualche accenno alle cose più moderne. La cosa più al passo coi tempi è la produzione, davvero di ottima fattura, che esalta un lavoro chitarristico di primo livello, ma anche la batteria fantasiosa di Dany Cool, ma è proprio l'insieme a suonare dannatamente bene.

Quello che possiamo udire sin dalla opener "Living Among The Lies" è un metal che non rinuncia ad un wall of sound notevole che fa da impalcatura per lo sviluppo di tecnica e melodia. Le similitudini con alcune band sono palesi, ma in ogni caso questa formazione ha un modo tutto proprio di intendere il metal. Le formazioni che saltano in mente sono le classiche dell'heavy e del power metal, insomma coloro che hanno scritto la storia del genere. In ogni caso certi cori si avvicinano persino al glam metal o comunque ad una sorta di progressive/melodic ,metal tipico di band come Stratovarius ed Angra.

Questo lo possiamo sentire soprattutto in canzoni più veloci come "Thanatophobia ","Astenich", "Pavor Nocturnus" e "Feels Like Heaven" che viaggiano sempre sul triplo binario /velocità/tecnica/melodia, ma non disdegnando spiragli dal gusto più introspettivo. Quest'ultimo aspetto trova spazio in altri frangenti del disco, ed infatti pezzi come "Hidden In Me", "Ocean In A Drop" o "Awareness Birth" cercano di staccarsi dal classico immaginario metal fatto di riff al fulmicotone e batteria sostenuta. Soprattutto in "Awareness Birth" abbiamo vette di tragicità notevoli, date anche dall'uso del pianoforte e da una voce femminile soprano che non può non colpire gli animi più sensibili...

In conclusione: disco potente, divertente ma ben strutturato durante tutta la sua lunga durata, che piazza almeno quattro o cinque possibili hit e ne aggiunge almeno altrettante comunque di livello più che buono. I filler sono pochi o nulli, quindi questo album lo consiglio caldamente ai fan del metal dei tempi migliori e anche a chi non disdegna il metal accompagnato da synth e tastiere che creano atmosfera e aggiungono qualcosa agli arrangiamenti (vedi ad esempio "Berserk e altre). 
Da tenere d'occhio questa band...

Recensore: Marco M.

Tracklist:
1. Living Among The Lies 
2. Astenich 
3. Feels Like Heaven 
4. Hidden In Me 
5. Spit On You 
6. Berserk 
7. Ocean In A Drop 
8. Awareness Birth 
9. Ascension 
10. Insane’s Mind 
11. Falling Water 
12. Thanatophobia 
13. Lothario Foppish 
14. Pavor Nocturnus 
15. Antinomy Links: 

Line-up:
Andrew Skid – vocals
Alex Rotten – guitar
Doctor Gain – guitar
Luke Vanilla – bass
Dany Cool – drums

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