Passa ai contenuti principali

Intervista ai BLACK MOTEL SIX


Una band cazzuta e che ci offre un secondo album convincente, robusto, dinamitardo! I Romani Black Moytel Six si candidano come una delle sorprese di questo 2024 col loro ritorno discografico avvenuto circa otto anni dopo il loro debutto. Parliamo di questo e di altro con la band!

1 - Ciao e benvenuti! Cominciamo parlando in generale di "When The Pillars Collapse"!
Ciao a tutti! “When The Pillars Collapse” è il nostro ultimo lavoro sul quale abbiamo dedicato molto del nostro tempo e delle nostre attenzioni per ottenere un disco quanto più vicino ai nostri gusti e che ci soddisfasse nell’ascolto del prodotto finito.

2 - Quali sono le vostre influenze musicali presenti e passate?
Le influenze includono tutto ciò che può essere ormai considerato “classico” (come i Pantera ad esempio, o i Machine Head) e “moderno” come Gojira, Meshuggah, Periphery per citarne qualcuno. A proposito dei Periphery, abbiamo l’onore di avere un assolo di Mark Holcomb su “Angel”.

3 - Che tematiche affrontano i testi di questo nuovo album?
I testi sono curati dal nostro cantante Stefano che per l’ultimo disco ha affrontato temi legati al mondo interiore, esperienze personali e riflessioni; sono temi riguardanti il proprio io con tutte le sue sfaccettature, i suoi colori. In questo disco Stefano ha trattato un male che oggi affligge molti e che ha vissuto in prima persona, da cui esiste una via d’uscita, scrivendo pensieri e sensazioni vissuti in quei momenti, fino alla rinascita. Un male che non fa distinzioni e che non ha età.

4 - Da quanto esistete? Per caso arrivavate da precedenti esperienze musicali?
Esistiamo da molti anni se consideri che il primo EP uscì nel 2013! Ognuno di noi ha militato in band dell’underground romano e italiano.


5 - Come pensate che si evolveranno i Black Motel Six in futuro? Avete già un' idea su come potrebbe evolversi il vostro sound?
Come abbiamo fatto per “When The Pillars Collapse”, molto probabilmente cercheremo di essere liberi di esprimerci senza limiti e senza paletti durante la stesura del prossimo album; per questo motivo e’ abbastanza difficile fare previsioni!

6 - Se doveste convincere un nuovo ascoltatore a scegliere la vostra musica e a scoprirla, come cerchereste di convincerlo?
Lo inviteremmo ad un nostro live! La dimensione dal vivo per noi è molto importante e sul palco cerchiamo di esprimerci e suonare la nostra musica al meglio delle nostre possibilità

7 - A livello di live state pianificando qualcosa di importante?
Stiamo lavorando con due agenzie che ci aiutano nell’attivita’ di booking e stiamo pianificando delle uscite nel futuro molto interessanti! niente spoiler!

8 - Il vostro sogno più grande per la vostra band qual è?
Ognuno di noi ha cominciato a suonare proiettandosi su palchi grossi davanti tanta gente! Credo di rispondere per tutti dicendo che questo e’ un sogno che condividiamo non solo tra di noi ma con tutte le band su questa terra :)

9 - A voi le ultime parole. Un saluto!
Grazie per questo spazio! Se volete potete ascoltarci sulle ben note piattaforme di streaming; un feedback è sempre gradito!


Links:
Bandcamp
Facebook

Commenti

Post popolari in questo blog

PANDEMONIUM CARNIVAL "Pandemonium Carnival II" (Recensione)

Full-length, Ghost Record Label (2024) I Pandemonium Carnival hanno deciso di riportare in auge un genere musicale in stile anni '80/'90 che si rifà al classico Punk Rock "Horror" sulla scia dei Misfits, per citarne una . Non vanno troppo per il sottile e neanche si preoccupano di essere "copioni", perchè grazie al loro modo di proporre musica sciorinano una speciale formula diretta e sagace.  Tutto questo è riconducibile al loro nuovo album chiamato semplicemente "Pandemonium Carnival II". Un punk rock robusto, creativo e snello che scivola via come l'olio, dove sono presenti passi fondamentali, che determinano quei gradi di originalità sufficienti a non farli accostare troppo a figure già note sulla scena. In questo ascolto è presente una certa “carnalità” di fondo che passa con fare solido e deciso sopra una tracklist ben studiata, sempre propensa nel conferire piacevoli scossoni.  "Pandemonium Carnival II", è un disco caparbio, ch

TORZO "Spectri" (Recensione)

Full-length, The Triad Rec. (2024) Album d'esordio per gli italiani Torzo, una band che presenta una line-up fatta di musicisti navigati, di ragazzi attempati che mettono sul piatto dell'ascoltatore una manciata di pezzi divertenti ma anche potenti e selvaggi, come anche dimostra la cover posta in chiusura di "Iron Fist" dei Motorhead. Quindi capirete che la band non ci va giù leggera e che cerca di essere verace e colpire concretamente e senza troppi fronzoli. Pezzi intrisi di punk, stoner, hard rock e metal in senso generico. Per certi versi ci ho sentito qualcosa degli High On Fire, ma qui la componente punk è decisamente predominante, ben supportata dai testi in italiano che entrano nell'anima velocemente, tanto quanto è la loro musica. Pezzi migliori o peggiori non ce ne sono, la band pesta duro sin dall'iniziale " Ballando Con il Demonio ", con un basso distorto e una batteria che sono realmente da adorare. Da veri bastardi del settore anche &

ARTIFICIAL HEAVEN "Digital Dreams" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music (2024) Alcune note biografiche per presentare questa band al suo esordio: " Band romana, formatasi a fine ottobre 2021 dalle ceneri di Witches Of Doom e altri progetti, Gli ARTIFICIAL HEAVEN hanno creato un mix diversificato di Gothic -rock dal sapore epico che mostra in pieno le influenze di grandi artisti degli anni Ottanta, tra cui The Cult, Bauhaus, Sisters of Mercy, Fields of the Nephilim, Killing Joke e Iggy Pop. "Digital Dreams" è un concentrato di gothic rock e post-punk con vibrazioni arricchite dalla collaborazione di ospiti illustri tra cui Francesco Sosto e Riccardo Studer. Sebbene non sia un vero concept album, alcuni dei testi di "Digital Dreams" sono legati tra loro da un chiaro comune filo conduttore ovvero l'accelerazione della rivoluzione digitale e dei suoi effetti sulla vita di tutti noi. Registrato agli Outer Sound Studios con il produttore Giuseppe Orlando, è disponibile in un'edizione deluxe la cui co