Full-length, Hell Music Agency
(2024)
Secondo album in due anni per la giovane cantautrice romana Alis, ed è di nuovo un gran bel sentire. Questa volta la cantante si cimenta in qualcosa di più consistente, nel senso che il precedente "Demone" era costituito da un totale di sette canzoni, mentre stavolta ne abbiamo dieci. Il minutaggio quindi sale e anche la varietà fra le composizioni. Certamente Alis propone un rock moderno, che abbraccia l'alternative e il grunge degli anni Novanta, fino alle derivazioni più moderne del genere degli anni Duemila. Questo connubio riesce a dar vita a qualcosa di fresco, cosa che già non mancava nel precedente album, e che qui viene forse ancora esteso.
Il disco si apre con due pezzi pienamente alternative rock: "Letting Go" e "Antidote" sono due pezzi che mettono in evidenza delle melodie vocali un po' più raffinate rispetto al precedente album, mentre la musica si muove bene nel solito contesto di Alis. Questo viene ribadito anche con la terza traccia, una delle più belle della tracklist, cioè "Città dolente". Da notare che dobbiamo aspettare questo episodio per ritrovare la lingua italiana, che in questo album è usata di meno. Di fatto questa traccia ha una grinta contagiosa e i bei testi fanno il resto. Come sempre Alis parla di vita, di emozioni, di gioie e dolori e questo aspetto sicuramente si fa apprezzare maggiormente quando canta in italiano (quindi da citare anche "Il Mio Nome"). Ma evidentemente Alis vuole che le sue parole arrivino a più persone possibili, e quindi ha deciso di buttarsi su qualcosa di più "internazionale". Scelta che potrebbe portare grandi risultati in termini di popolarità.
Abbiamo comunque un album davvero bello e che sa toccare l'anima. Un pezzo come "Deja Vu" coi suoi scatti di elettricità che si alternano a scenari più dimessi colpisce dritto ed emozionando non poco. Un brano semplice nella struttura ma che racchiude le due anime di Alis, quella più ribelle e quella più malinconica. Poi andando verso la fine dell'album abbiamo ancora due piccole gemme, molto diverse tra loro, ma ugualmente convincenti: la deflagrante e triste "Mania", che presenta un lavoro di chitarra sublime e che richiama molto il grunge/alternative e poi la conclusiva e calmissima "Eterno", che è forse l'unica vera e propria ballad del disco, molto bella anch'essa.
Per chi ha amato "Demone" può andare sul sicuro, anche questo album saprà soddisfare i fan della cantante romana, ma si consiglia l'ascolto a tutti coloro che vogliono dell'ottimo alternative rock made in Italy. Speriamo che Alis possa sfondare, perchè il mondo musicale è pervaso da artisti che hanno ben poca qualità da mettere in mostra e che purtroppo spopolano, mentre artisti come Alis rischiano di rimanere nell'ombra. Questo non può succedere per un album come "Eleven", che deve essere ascoltato e suonato davanti a migliaia di persone. La meritocrazia deve essere un diritto e un dovere.
Recensore: Marco M.
Tracklist:
1. Letting Go
2. Antidote
3. Città Dolente
4. Deja Vu
5. Poison
6. Eleven
7. Blackout
8. Mania
9. Il Mio Nome
10. Eterno
L’album è disponibile per il preorder su:
https://alisofficial.bigcartel.com/product/eleven-cd
Management & Promotion:
Hell Music Agency:
1. Letting Go
2. Antidote
3. Città Dolente
4. Deja Vu
5. Poison
6. Eleven
7. Blackout
8. Mania
9. Il Mio Nome
10. Eterno
L’album è disponibile per il preorder su:
https://alisofficial.bigcartel.com/product/eleven-cd
Management & Promotion:
Hell Music Agency:
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