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NITRITONO "Cecità" (Recensione)

Full-length, My Kingdom Music
(2024)

Due album pubblicati e uno split coi Ruggine, i Nitritono con questo “Cecità” esplorano l'ambiziosa prova del concept album, che in questo caso si basa sull’omonimo romanzo dello scrittore portoghese Josè Saramago, che racconta il tema dell’indifferenza nella società moderna. Il suono esce fuori è fragoroso e davvero imponente e le urla strozzate di Siro Giri, anche chitarrista, colpiscono duro l'ascoltatore sin dal primo brano in scaletta, l'ottimo "A Denti Stretti (pt. 1)" che presagisce poi un album torbido e inquieto, che chiama in causa sia i primordi del genere post metal di band come Neurosis, ma che si concentra sul presente a conti fatti, non andando a copiare nessuno in particolare.

Gli arpeggi di chitarra, le dissonanze, le esplosioni di rabbia incontenibile riportano a scenari cupi dell'umanità, ben rappresentati dal concept scelto. Ci sono anche vaghi rimandi allo stoner particolare e sfaccettato di band come i Mastodon ad esempio, ma il tutto è filtrato sotto un'ottica pessimistica notevole, tanto che in una traccia quale "A Denti Stretti (pt. 2)" si sentono anche echi doom derivanti dai maestri del genere Yob (o anche in "Nodus Tollens")

Quindi la trologia inziale costituita da un episodio diviso in tre parti, e di cui appunto "A Denti Stretti (pt. 3)" costituisce la parte conclusiva è assolutamente già esauriente sul tipo di sound che la band propone e proporrà nel resto dell'album. Interessanti sono anche alcune scelte ritmiche, come ad esempio le tentazioni tribaleggianti presenti nel terzo episodio e alcuni feedback di chitarra molto evocativi che sfociano nella paranoia pura di "25 Aprile 1945", traccia disturbante strumentale e con un solo monologo/sample messo sul finale che poi sfocia in "Evviva Piazzale Loreto".

Ecco, a questo punto si crea un paesaggio abbastanza esplicito riguardo anche il messaggio che la band vuole veicolare. Essendo io onesto, non amo troppo quando la musica è usata per fare propaganda, non tanto per le idee o ideologie esposte, ma perchè mi sembra una strada facile per attirare consensi e/o dissensi e quindi per far parlare facilmemte di sè, al di là delle doti musicali. Detto questo, i Nitritono fortunatamente si fanno valere per le capacità compositive e strumentali, per il loro saper emozionare e per aver scritto un grande album, e quindi tutto il contorno passa davvero in secondo piano. Disco davvero notevole!

Prodigal Son
Voto: 8/10

Tracklist:
01. A Denti Stretti (pt. 1)
02. A Denti Stretti (pt. 2)
03. A Denti Stretti (pt. 3)
04. 25 Aprile 1945
05. Evviva Piazzale Loreto
06. Nodus Tollens
07. Morte Per Acqua
08. Cecità
09. Non È Questa La Vita Che Sognavo Da Bambina

Line-up:
Siro Giri – guitars & voice
Luca Lavernicocca – drums
Guest musicians on “Nodus Tollens”: Lucynine

Web:
– MY KINGDOM MUSIC: https://linktr.ee/mykingdommusic
– NITRITONO: https://www.facebook.com/Nitritono

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