NEKROFILTH - "Devil's Breath"
(Full-lenght, Hells Headbangers Records, Ottobre 2013)
Voto: 6/10
Genere: Hardcore/Thrash
Line-up: Zack Rose (voce, chitarra), Tony DaPrano (basso), Jon B. (batteria)
Arrivano dall’Ohio questi Nekrofilth e con Devil’s Breath danno alle stampe il loro primo lavoro "vero" dopo una serie interminabile di split, demo ed ep dal 2008 ad oggi.
Appena 26 minuti racchiusi in tredici tracce compongono l’album in questione; una proposta diretta e senza fronzoli che frulla al suo interno la lezione old-school impartita da bands storiche del calibro di Venom ed Hellhammer con una massiccia componente punk/crossover/hardcore che pervade il lavoro dalla prima all’ultima nota.
Una proposta semplice semplice insomma, grezza e sporca che lascia ben poco spazio a varianti più "melodiche" ma che al tempo stesso riesce ad essere estremamente groovy.
Dall’opener Crave the Grave fino alla conclusiva Blood Bug i Nekrofilth mettono subito in chiaro quella che è la loro proposta fatta di un’accozzaglia di riff a ripetizione e tanta energia.
Qualche concessione, in termini di velocità, concessa da brani come Wormskull o I’m a Degenerate che se non altro servono in parte per abbassare la tensione di un lavoro che scorre via tutto d’un fiato e che di certo non si dilunga, come accade a molti colleghi del genere, andando oltre con trovate ad effetto.
Evidenti rimandi a Nuclear Assault è più in generale alla compagnia più hardcoreggiante della scena thrash old-school americana sono più che evidenti, così come è evidente tuttavia una eccessiva omogeneità tra i vari brani che non riescono ad andare oltre ai soliti assalti frontali a livello ritmico e strumentale…non che si chieda chissà cosa a lavori di questo genere, di certo alla lunga si paga l’incapacità della band di tirar fuori quantomeno qualche "numero" in grado di distinguersi dal resto del lotto.
Devil’s Breath rappresenta ad ogni modo un lavoro degno sempre rimanendo nel cerchio di una proposta che ha come unico fine quello di lanciare l’ascoltatore nell’headbanging sfrenato. La classica band da valutare on-stage insomma prima ancora che su disco.
Track-list:
01. Crave the Grave
02. Scum Freak
03. Wormskull
04. Death Rush
05. Deep Inside Disease
06. I'm a Degenerate
07. Crocodile
08. Junkie Cunt
09. Devil's Breath
10. Lead us to the Dead
11. Smear the Sleaze
12. Volcanic Zit
13. Blood Bug
(Full-lenght, Hells Headbangers Records, Ottobre 2013)
Voto: 6/10
Genere: Hardcore/Thrash
Line-up: Zack Rose (voce, chitarra), Tony DaPrano (basso), Jon B. (batteria)
Arrivano dall’Ohio questi Nekrofilth e con Devil’s Breath danno alle stampe il loro primo lavoro "vero" dopo una serie interminabile di split, demo ed ep dal 2008 ad oggi.
Appena 26 minuti racchiusi in tredici tracce compongono l’album in questione; una proposta diretta e senza fronzoli che frulla al suo interno la lezione old-school impartita da bands storiche del calibro di Venom ed Hellhammer con una massiccia componente punk/crossover/hardcore che pervade il lavoro dalla prima all’ultima nota.
Una proposta semplice semplice insomma, grezza e sporca che lascia ben poco spazio a varianti più "melodiche" ma che al tempo stesso riesce ad essere estremamente groovy.
Dall’opener Crave the Grave fino alla conclusiva Blood Bug i Nekrofilth mettono subito in chiaro quella che è la loro proposta fatta di un’accozzaglia di riff a ripetizione e tanta energia.
Qualche concessione, in termini di velocità, concessa da brani come Wormskull o I’m a Degenerate che se non altro servono in parte per abbassare la tensione di un lavoro che scorre via tutto d’un fiato e che di certo non si dilunga, come accade a molti colleghi del genere, andando oltre con trovate ad effetto.
Evidenti rimandi a Nuclear Assault è più in generale alla compagnia più hardcoreggiante della scena thrash old-school americana sono più che evidenti, così come è evidente tuttavia una eccessiva omogeneità tra i vari brani che non riescono ad andare oltre ai soliti assalti frontali a livello ritmico e strumentale…non che si chieda chissà cosa a lavori di questo genere, di certo alla lunga si paga l’incapacità della band di tirar fuori quantomeno qualche "numero" in grado di distinguersi dal resto del lotto.
Devil’s Breath rappresenta ad ogni modo un lavoro degno sempre rimanendo nel cerchio di una proposta che ha come unico fine quello di lanciare l’ascoltatore nell’headbanging sfrenato. La classica band da valutare on-stage insomma prima ancora che su disco.
Track-list:
01. Crave the Grave
02. Scum Freak
03. Wormskull
04. Death Rush
05. Deep Inside Disease
06. I'm a Degenerate
07. Crocodile
08. Junkie Cunt
09. Devil's Breath
10. Lead us to the Dead
11. Smear the Sleaze
12. Volcanic Zit
13. Blood Bug
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